Media (-1,7%) – Giglio Group la migliore a +0,8%

Chiude a -1,7% il Ftse Media Italia, inferiore all’Euro Stoxx Tmi Media (flat).

A livello settoriale la società Ads (Accertamenti Diffusione Stampa) ha reso noto i dati diffusionali di febbraio per quotidiani e settimanali, e di genniao per i mensili.

Nel dettaglio, la diffusione dei quotidiani è calata dello 0,2% a 1.361.666 copie rispetto al mese precedente, mentre quella dei settimanali è cresciuta del dell’1,3% a 4.357.675 copie.

In merito ai mensile, la loro diffusione è scesa del 20,5% a circa 1,1 milioni di copie cartacee e digitali diffuse.

Il focus degli operatori resta sulla Brexit, dopo che ieri il Premier Britannico, Theresa May,  ha incontrato Macron e la Merkel e durante l’odierno vertice europeo chiederà un’ulteriore estensione del termine per l’articolo 50, pur non avendo ancora raggiunto un accordo con l’opposizione.

Oltreoceano, in attesa di ulteriori sviluppi nei negoziati tra Usa e Cina, il Presidente statunitense, Donald Trump, ha minacciato nuovi dazi sui beni europei, che potrebbero riguardare circa 11 miliardi di dollari di import Ue, in risposta ai sussidi erogati da Bruxelles a favore di Airbus.

Infine si segnala che oggi saranno rese note le minute dell’ultima riunione della Fed ed è in programma il meeting della Bce.

Nelle Mid Cap prevalgono le vendite con Mondadori Editore (-4,3%) la peggiore. Da inizio 2019 le quotazioni hanno ceduto lo 0,7%, mentre negli ultimi 3 mesi hanno segnato un + 0,2 per cento.

In scia si posizionano Cairo Communication (-2,1%) e Mediaset (1-%).

Tra le Small Cap le uniche in territorio positive sono state Giglio Group (+0,8%) e Cose Belle d’Italia (+0,4%).

Lettera su Il Sole 24 Ore (-1,5%). Il prossimo 12 settembre si terrà l’udienza preliminare contro gli ex amministratori e dirigenti accusati di manipolazione del mercato e false comunicazioni sociali.