I futures sull’azionario Usa viaggiano in ordine sparso, con S&P 500 e Nasdaq in rialzo sostenuti da Facebook e Microsoft e Dow Jones in lieve calo.
Ieri i tre principali indici americani hanno chiuso in ribasso di 0,2 punti percentuali, rallentando leggermente dopo aver raggiunto nuovi massimi nella giornata precedente.
Sul fronte macro, il dato preliminare di marzo degli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti ha messo in evidenza un aumento del 2,7%, superiore sia alle attese (+0,8%) sia alla rilevazione di febbraio (-1,1% rivisto da -1,6%).
Le richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana conclusasi il 20 aprile sono invece state pari a 230mila unità, superiori al consensus (200mila unità) e alle 193mila unità della settimana precedente (riviste lievemente al rialzo dalle 192mila unità).
Il focus degli operatori continua ad essere concentrato sulla earnings season, che ha visto ieri a mercati chiusi la pubblicazione dei risultati di Facebook, Microsoft, Tesla.
Oggi è stato invece il turno di 3M e Comcast mentre, dopo la chiusura, sarà la volta di Amazon, Starbucks, Ford e Intel.
Facebook (+8,5% nel pre market) ha battuto le attese degli analisti, mostrando una crescita del 26% dei ricavi a 15,1 miliardi di dollari e un EPS di 1,89 dollari al netto delle spese legali.
La società ha effettuato un accantonamento da 3 miliardi di dollari per far fronte a un’eventuale multa inferta dalla Federal Trade Commission in merito allo scandalo Cambridge Analytica, che potrebbe comportare un impatto negativo complessivo stimato tra i 3 e i 5 miliardi.
Corre nel pre borsa anche Microsoft (+5,3%) che si riavvicina al miliardo di capitalizzazione dopo aver superato le stime nel trimestre chiuso il 31 marzo con ricavi in crescita del 14% a 30,6 miliardi di dollari e un EPS di 1,14 euro per azione.
Male invece nel pre market 3M (-7,9%) che ha tagliato la guidance per il 2019 per la seconda volta in tre mesi, in scia a un trimestre deludente con un risultato operativo in calo in tutti i business del gruppo.