Servizi Finanziari (-0,6%) – Bene Nexi (+1,4%) e Cerved (+2,1)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari archivia la seduta con un calo dello 0,6% e al di sotto dell’omologo europeo (-0,3%), appesantito dal comparto bancario (-1,8%) e allineandosi con il Ftse Mib (-0,8%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, con stime Ifo sotto le attese e in attesa che Stati Uniti e Cina possano effettivamente arrivare ad un accordo sulla questione commerciale. A tal proposito, è stata confermata la presenza della delegazione statunitense in Cina per il prossimo 30 aprile.

Ulteriore incertezza è generata dal fronte della Brexit, anche se pare un po’ diminuire dopo che il Consiglio Europeo dato l’ok a un rinvio flessibile dell’uscita del Regno Unito fino al prossimo 31 ottobre. In questo periodo di tempo il primo ministro inglese, Theresa May, dovrà fare sì che il parlamento inglese dia il via libera all’intesa.

In merito all’Italia, nella bozza del Def deliberata martedì scorso in consiglio dei Ministri l’esecutivo ha limato le attese di crescita per il 2019 allo 0,2% dall’1%, con il rapporto deficit/Pil che salirebbe al 2,4% dal 2,04 per cento.

Il rallentamento del settore creditizio ha impattato in larga parte anche sui titoli dell’asset management.

Nel Ftse Mib resiste Azimut (+0,4%), il cui presidente Pietro Giuliani, nel corso dell’assemblea ha detto che si aspetta utile di 300 milioni nel 2019.

Flat Banca Generali a +0,1%, mentre termina ancora in rosso Fineco (-1,9%) che martedì ha staccato la cedola. La performance da inizio anno resta ampiamente positiva e tra le migliori del comparto con un rialzo del 35,3%.

Tra le Mid Cap, il nuovo Cda di Banca Ifis (-0,2%), votato il 23 aprile in occasione dell’approvazione dei conti, ha nominato Luciano Colombini nuovo Ad.

Nexi chiude in rialzo dell’1,4% a 8,52 euro recuperando parte delle vendite dalla recente quotazione. L’Ad Paolo Bertoluzzo ha minimizzato l’avvio negativo, confermando le strategie di crescita.

Rallenta doBank (-0,6%), il cui Ad Andrea Mangoni ha fatto presente che le aggregazioni non sono una priorità.

In luce Cerved (+2,1%), che nei giorni scorsi ha perfezionato l’acquisto di Eurobank Property Solutions e la cui assemblea ha nominato il nuovo cda, il quale ha in seguito nominato Gianandrea Edoardo De Bernardis presidente e Andrea Mignanelli Ad.

Tra le Small Cap, tiene Banca Intermobiliare (-0,3%) che vedrà l’elezione di nuovo cda e di un nuovo Ad dopo il passo indietro di Matteo Colafrancesco, con il socio di maggioranza che ha ripristinato il flottante.

Illimity (-0,7%) ha siglato un accordo con Banco Bpm per l’acquisto di 650 milioni di Npl leasing.