Il Ftse Italia Servizi Finanziari archivia la seduta in rialzo dello 0,6% al di sopra dell’omologo europeo (-0,6%), appesantito dal comparto bancario (-0,1%) e sopra il Ftse Mib (0,0%).
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, con stime Ifo sotto le attese e in attesa che Stati Uniti e Cina possano effettivamente arrivare ad un accordo sulla questione commerciale. A tal proposito, è stata confermata la presenza della delegazione statunitense in Cina per il prossimo 30 aprile.
Il rallentamento dell’economia a livello europeo è stato confermato ancora una volta anche dalla Bce che, con la diffusione del bollettino, ha sottolineato come la crescita dell’Eurozona sarà debole nei prossimi mesi, scontando prevalentemente un rallentamento della domanda estera, accentuata da fattori specifici a livello di paese e settore. Situazione che richiede, come sottolineato dall’Istituto, un ampio grado di accomodamento monetario al fine di preservare condizioni di finanziamento favorevoli e sostenere l’espansione economica.
In merito all’Italia, nella bozza del Def deliberata martedì scorso in consiglio dei Ministri l’esecutivo ha limato le attese di crescita per il 2019 allo 0,2% dall’1%, con il rapporto deficit/Pil che salirebbe al 2,4% dal 2,04 per cento.
Nel Ftse Mib, altra seduta positiva per Azimut (+2%), il cui presidente Pietro Giuliani, nel corso dell’assemblea ha detto che si aspetta utile di 300 milioni nel 2019.
In luce anche Banca Generali (2,9%), mentre termina ancora in rosso Fineco (-0,6%) che martedì ha staccato la cedola. La performance da inizio anno resta ampiamente positiva e tra le migliori del comparto con un rialzo del 35,3%.
Tra le Mid Cap, il nuovo Cda di Banca Ifis (0,0%), votato il 23 aprile in occasione dell’approvazione dei conti, ha nominato Luciano Colombini nuovo Ad.
Nexi chiude in calo dell’1,4% a 8,40 euro dopo che nelle ultime due sedute aveva tentato un recupero sulle vendite dalla recente quotazione. L’Ad Paolo Bertoluzzo ha minimizzato l’avvio negativo, confermando le strategie di crescita.
Rallenta doBank (-0,6%), il cui Ad Andrea Mangoni ha fatto presente che le aggregazioni non sono una priorità.
Cerved (-0,6%) nei giorni scorsi ha perfezionato l’acquisto di Eurobank Property Solutions. L’istituto ha anche nominato il nuovo cda, che ha in seguito nominato Gianandrea Edoardo De Bernardis presidente e Andrea Mignanelli Ad.
Tra le Small Cap, segno più su Banca Intermobiliare (+0,9%) che vedrà l’elezione di nuovo cda e di un nuovo Ad dopo il passo indietro di Matteo Colafrancesco, con il socio di maggioranza che ha ripristinato il flottante.
Illimity (+0,1%) ha siglato un accordo con Banco Bpm per l’acquisto di 650 milioni di Npl leasing.