Servizi Finanziari (-1,5%) – Resiste Banca Generali (0,0%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari avvia la settimana con un ribasso dell’1,5% e allineato all’omologo europeo (-%), risentendo della seduta negativa del comparto bancario (-2,4%) e uniformandosi al Ftse Mib (-1,3%).

Sullo sfondo permangono i timori per la frenata della crescita mondiale, innescati dai dubbi sulla possibilità che Stati Uniti e Cina possano giungere ad un’intesa commerciale, dopo le nuove tensioni a colpi di tariffe reciproche.

In merito all’Italia, la stima preliminare dell’Istat ha evidenziato che nei primi tre mesi del 2019 il Pil è cresciuto dello 0,2% rispetto al periodo precedente, dopo che gli ultimi due trimestre del 2018 avevano messo in luce una lieve flessione (tutti e due a -0,1%), determinando l’entrata in recessione tecnica.

Le nuove stime sulla crescita e sui saldi di finanza pubblica sull’Italia da parte della Commissione Europea per il 2019 hanno limato da +0,2% a +0,1% l’aumento del Pil, mentre il rapporto deficit/Pil è atteso aumentare al 2,5%, aumentando ancora di più il focus degli investitori sulla tenuta del bilancio pubblico tricolore.

La giornata sotto pressione del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, tra i quali proseguono i realizzi su Azimut (-3,6%) nel Ftse Mib dopo il rally dell’ultimo periodo. Tiene botta Banca Generali (0,0%), che presenta interessanti spazi di ulteriore crescita.

Tra le Mid Cap arretra ancora Banca Ifis (-5%), con l’azionista di maggioranza che però dimostra di avere fiducia sulle prospettive della banca. Male doBank (-3,9%), che si appresta ad acquistare alti 1,5 miliardi di Npl. Sottotono Cerved (-1,2%), che presenta interessanti potenzialità di crescita.

Ritraccia Nexi (-1,2%), con la società che ha confermato la guidance dopo la pubblicazione della trimestrale.

Tra le Small Cap ancora vendite su Banca Intermobiliare (-3,5%), il cui cda si è riunito ieri per approvare i risultati trimestrali. Contiene il ribasso illimity (-1,3%), il cui primo trimestre ha messo in luce crediti netti verso la clientela salite a 513 milioni.