Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un lieve rialzo dello 0,2% e allineato all’omologo europeo (+0,6%), risentendo solo in parte della nuova frenata del comparto bancario (-1,1%) e facendo leggermente meglio del Ftse Mib (-0,1%).
Sullo sfondo permangono i timori per la frenata della crescita mondiale, innescati dai dubbi sulla possibilità che Stati Uniti e Cina possano giungere ad un’intesa commerciale, dopo le nuove tensioni a colpi di tariffe reciproche, anche se le trattative proseguono.
Riguardo all’Italia, le nuove stime sulla crescita e sui saldi di finanza pubblica sull’Italia da parte della Commissione Europea per il 2019 hanno limato da +0,2% a +0,1% l’aumento del Pil, mentre il rapporto deficit/Pil è atteso aumentare al 2,5%, aumentando ancora di più il focus degli investitori sulla tenuta del bilancio pubblico tricolore.
Il vice presidente del Consiglio, Matteo Salvini, ha dichiarato che l’esecutivo è disposto a superare la soglia del 3% nel rapporto deficit/Pil per far diminuire la disoccupazione.
“Il nervosismo dei mercati, che si legge nelle oscillazioni dello spread, è ingiustificato ma comprensibile alla vigilia di queste importanti elezioni europee. Ingiustificato perché gli obiettivi di finanza pubblica del Governo sono quelli proposti dal Governo stesso e approvati dal parlamento con il Documento di economia e finanza”, ha dichiarato l’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria.
“Il Governo è al lavoro perché questi obiettivi siano raggiunti nel quadro di una politica di sostegno alla crescita e all’occupazione”, ha precisato il ministro dell’Economia.
La seduta negativa del settore creditizio ha impattato parzialmente anche sui titoli dell’asset management, tra i quali tengono botta Azimut (0,0%) e Banca Generali (-0,2%) nel Ftse Mib.
Tra le Mid Cap continua il recupero di Banca Ifis (+0,6%) dopo essere stata in rosso per gran parte della giornate, con l’azionista di maggioranza e l’Ad che però dimostrano di avere fiducia sulle prospettive della banca.
Rallentano doBank (-1,5%), che si appresta ad acquistare alti 1,5 miliardi di Npl, e Cerved (-2,6%), con la società che presenta interessanti potenzialità di crescita.
Altra seduta positiva per Nexi (+0,6%), che ha confermato la guidance dopo la pubblicazione della trimestrale.
Tra le Small Cap tornano le vendite su Banca Intermobiliare (-3,8%), i cui conti trimestrali hanno mostrato un aumento del deficit. Acquisti su illimity (+0,9%), il cui primo trimestre ha messo in luce crediti netti verso la clientela salite a 513 milioni e con la banca che ha avviato una partnership con Raisin.