Nelle sedute dal 20 al 24 maggio il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in profondo rosso a -10,4%, sottoperformando l’Euro Stoxx Tecnologia (-3%) e il Ftse Mib (-3,5%).
È stata una settimana complicata per le borse internazionali, in un clima di incertezza appesantito dalle tensioni commerciali e dai dubbi sulla crescita.
Focus in particolare sui divieti imposti dagli Usa (e sospesi per 90 giorni) nei confronti del colosso cinese Huawei e sulle minute delle banche centrali Fed e Bce.
In Europa riflettori anche sulle elezioni europee del weekend, mentre in Gran Bretagna il premier Theresa May ha annunciato le dimissioni per il 7 giugno.
Tornando al comparto tecnologico e a Piazza Affari, la big cap Stm crolla a -12,3%, affossata dallo scontro Usa-Cina. I provvedimenti contro Huawei hanno portato diversi produttori di microchip, americani e non solo (come Infineon), a tagliare le forniture all’azienda di Shenzhen e si pensa che Stm, per cui Huawei rappresenta uno dei principali clienti, possa fare altrettanto.
Male anche la tlc Telecom Italia (-5,4%), che nel primo trimestre 2019 ha riportato risultati sostanzialmente in linea con la guidance. Intanto il Tar del Lazio ha prorogato al 30 novembre la sospensione della multa sulla golden power.
Fra le mid cap Reply avanza del 4,8% mentre Sesa (+0,3%) chiude pressoché invariata.
Fra le società a bassa capitalizzazione svetta Tinexta (+9,5%) mentre arretrano Esprinet (-8,9%) e Gamenet (-9,2%), quest’ultima dopo la cessione tramite accelerated bookbuilding del 15% da parte del socio Tcp Lux Eurinvest, a cui resta il 30% del capitale.
Ben intonata Tas (+4,2%), che ha annunciato lo scioglimento dei patti parasociali sottoscritti nel 2016.
Debole Tiscali (-2,9%) che ha esteso la partnership con Open Fiber, flat It Way dopo i conti del primo trimestre.