Servizi Finanziari (+0,5%) – Ok Banca Generali (+1,8%), Azimut (+1,2%) e Fineco (+1,1%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dello 0,5% e in direzione opposta rispetto all’analogo europeo (-0,2%), non risentendo della frenata del comparto bancario (-0,6%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,7%).

Sullo sfondo permangono i timori per la frenata della crescita mondiale, innescati dai dubbi sulla possibilità che Stati Uniti e Cina possano giungere ad un’intesa commerciale, dopo le nuove tensioni a colpi di tariffe reciproche, con i dubbi che la fanno da padrone sul proseguimento dei colloqui. Si aspettano notizie dal G-20 di fine giugno.

Sul versante nazionale, il focus rimane sull’inizio della “trattativa” tra Commissione UE ed esecutivo di Roma per scongiurare l’avvio della procedura di infrazione contro l’Italia per debito eccessivo. Si aspettano notizie in questa settimana.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in una missiva spedita all’Unione Europea ha rimarcato che “l’Italia non intende reclamare “deroghe o concessioni sulle regole di bilancio e ha aggiunto che “il quadro di finanza pubblica dell’Italia è coerente con il rispetto, per il 2019, delle regole del braccio preventivo del Patto di Stabilità e Crescita”.

“Abbiamo deliberato di rendere operativo il congelamento di 2 miliardi già previsto, mercoledì prossimo con il prossimo Cdm faremo definitivamente l’assestamento, per certificare che i conti vanno meglio del previsto: il deficit è al 2,1% e non al 2,5% come prevede la Commissione Europea”, ha sottolineato in seguito il premier.

Il rallentamento del settore creditizio non ha impattato anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib continua il buon momento di Azimut (+1,2%), il cui presidente Pietro Giuliani ha ribadito il target di utile superiore a 300 milioni nel 2019, e Banca Generali (+1,8%), che starebbe vagliando altre opportunità in Svizzera.

Sempre sul listino principale in luce Fineco (+1,1%), con il private banking che sta assumendo un ruolo sempre più rilevante. Sul Mid Cap Ritraccia Anima (-2,3%), dopo il rimbalzo di mercoledì seguito alle parole dell’Ad Marco Carreri secondo cui il titolo è sottovalutato. Ok Banca Mediolanum (+0,5%), il cui Ceo Massimo Doris ha escluso acquisizioni.

Tra le Mid Cap continua il rimbalzo di Banca Ifis (+4,2%), che in autunno presenterà il nuovo piano industriale, mentre proseguono i realizzi su Bank (-0,9%), sempre più vicina alla revoca della licenza bancaria. Sottotono Cerved (-0,4%), che farebbe parte di una cordata interessata a rilevare la piattaforma di servicing del gruppo bancario ellenico Eurobank.

Resiste Nexi (+0,2%), con il titolo che il prossimo 24 giugno farà il suo ingresso nel Ftse Mib.

Tra le Small Cap prosegue la risalita di Banca Sistema (+1,6%), che ha chiesto a Consob di effettuare verifiche sull’andamento del titolo e che a breve incorporerà Atlantide. Acquisti  su illimity (+0,1%), che il prossimo 24 giugno entrerà nel Ftse Italia Mid Cap.