Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina la settimana con un balzo del 3,6% e “battendo” l’analogo europeo (+1,4%), beneficiando dell’ottima performance del comparto bancario (+3,8%) e uniformandosi al Ftse Mib (+3,8%).
Al centro dell’attenzione le banche centrali, in particolare Fed e Bce, che hanno dato indicazioni accomodanti in caso di ulteriore discesa dell’economia.
Mario Draghi ha spiegato che l’Eurotower dispone di un ampio ventaglio di soluzioni, tra cui la riapertura del Qe e un nuovo taglio dei tassi.
Sullo sfondo permangono i timori per la frenata della crescita mondiale, innescati dai dubbi sulla possibilità che Stati Uniti e Cina possano giungere ad un’intesa commerciale, aspettando notizie dopo il vertice tra i due presidenti al G20 di fine giugno.
Sul versante nazionale, il focus rimane sull’inizio della “trattativa” tra Commissione UE ed esecutivo di Roma per scongiurare l’avvio della procedura di infrazione contro l’Italia per debito eccessivo.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in una missiva spedita all’Unione Europea ha rimarcato che “l’Italia non intende reclamare “deroghe o concessioni sulle regole di bilancio e ha aggiunto che “il quadro di finanza pubblica dell’Italia è coerente con il rispetto, per il 2019, delle regole del braccio preventivo del Patto di Stabilità e Crescita”.
“Abbiamo deliberato di rendere operativo il congelamento di 2 miliardi già previsto, mercoledì prossimo con il prossimo Cdm faremo definitivamente l’assestamento, per certificare che i conti vanno meglio del previsto: il deficit è al 2,1% e non al 2,5% come prevede la Commissione Europea”, ha sottolineato in seguito il premier.
L’ottimo andamento del settore creditizio ha supportato anche titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib continua l’ottimo momento di Azimut (+4,9%), il cui presidente Pietro Giuliani ha ribadito il target di utile superiore a 300 milioni nel 2019. Exploit di Banca Generali (+9,1%), che starebbe vagliando altre opportunità in Svizzera.
Sempre sul listino principale accelera Fineco (+8,3%), con il private banking che sta assumendo un ruolo sempre più rilevante.
Sul Mid Cap in gran spolvero Anima (+7,6%), in seguito alle parole dell’Ad Marco Carreri secondo cui il titolo è sottovalutato. Molto bene Banca Mediolanum (+4,2%), il cui Ceo Massimo Doris ha escluso acquisizioni.
Sul Mid Cap forte rimbalzo per Banca Ifis (+7,5%), in attesa del nuovo piano industriale che sarà presentato in autunno. Realizzi su Bank (-4,5%), vicina alla revoca della licenza bancaria, e su Cerved (-2,7%), che farebbe parte di una cordata interessata a rilevare la piattaforma di servicing del gruppo bancario ellenico Eurobank.
Prese di profitto su Nexi (-1%), con il titolo che oggi 24 giugno farà il suo ingresso nel Ftse Mib.
Tra le Small Cap rimonta Banca Sistema (+5,2%), che ha chiesto a Consob di effettuare verifiche sull’andamento del titolo e che a breve incorporerà Atlantide, oltre ad avere conferito l’attività di credito su pegno ad una controllata. Acquisti su illimity (+1%), che oggi 24 giugno entrerà nel Ftse Italia Mid Cap.