Tecnologia (+5,3%) – Tim (+9,3%) e Stm (+5,9%) trainano il settore

Nelle sedute dal 17 al 21 luglio il Ftse Italia Tecnologia ha guadagnato il 5,3%, sovraperformando l’Euro Stoxx Tecnologia (+3,5%) e il Ftse Mib (+3,8%).

In settimana le banche centrali hanno fornito indicazioni accomodanti, sostenendo l’equity. La Fed potrebbe abbassare i tassi già nella prossima riunione mentre per quanto riguarda la Bce, Mario Draghi ha affermato che saranno necessari nuovi stimoli se l’economia non migliorerà.

Sul fronte del commercio, Trump ha confermato che incontrerà Xi Jinping al G20 di Osaka.

In Italia focus sulle trattative con Bruxelles per evitare la procedura di infrazione. Rialzi per l’oro e il greggio in scia alle nuove tensioni in Medioriente e all’indebolimento del dollaro.

Tornando al comparto tech e tlc, Huawei ha pronosticato un impatto di 30 miliardi di dollari sul fatturato a causa delle misure statunitensi nei suoi confronti.

A Piazza Affari la big cap Stm chiude le cinque sedute in progresso del 5,9% sostenuta dall’avvio di copertura di Morgan Stanley con rating overweight e target price 18 euro, nonostante il taglio dell’outlook sulle vendite 2019 della tedesca Siltronic.

Vola la tlc Telecom Italia (+9,3%), sulle indiscrezioni di una possibile intesa fra gli azionisti Vivendi ed Elliott e dopo l’accordo di confidenzialità con Enel e Cdp per l’integrazione delle reti in fibra. Intanto la società ha annunciato il delisting dal Nyse.

Positive le mid cap debole Reply (+2,6%) e Sesa (+2,5%).

Fra le società a bassa capitalizzazione acquisti su Wiit (+3,%) che ha annunciato l’acquisto del 60% di Matika e ha approvato la fusione per incorporazione della controllata Foster e un piano di incentivazione per il triennio 2019-2021.

Denaro su Tiscali (+7,%), Digital Bros (+6%) e Retelit (+4,9%).

Tinexta (-1,6%) ha aperto il terzo periodo di esercizio dei warrant per l’azionista Cedacri.