L’European Banking Authority (EBA), presieduta da José Manuel Campa, ha pubblicato la bozza della metodologia degli stress test 2020 e ha avviato una discussione con gli istituti, che durerà fino a fine 2019, per eventualmente tenerE conto delle loro osservazioni e per apportare eventuali cambiamenti.
Lo si legge in una nota pubblicata dalla stessa EBA lo scorso 25 giugno, nella quale informa che i test saranno lanciati a gennaio 2020 e i risultati pubblicati alla fine di luglio 2020.
Gli stress test valuteranno la capacità di recupero a eventi economici avversi relativi al triennio 2020-2022 di 50 banche europee, tra cui 4 italiane (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm e Ubi), sulla base dei dati del bilancio 2019.
In generale, la metodologia è simile a quella utilizzata nel 2018 ma sarà poi eventualmente modificata per apportare miglioramenti e rimediare ad alcuni difetti riscontrati nei test precedenti.
Secondo quanto si apprende dalla stampa, non ci saranno quindi cambiamenti strutturali come proposto dalla Banca d’Italia nei giorni scorsi nella Nota di stabilità finanziaria e vigilanza pubblicata.