Il Ftse Italia Banche chiude con un ribasso dello 0,4% e allineato all’omologo europeo (-0,9%), frenando anche il Ftse Mib (-0,4%).
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per la frenata della crescita mondiale, innescate dalle incertezze sulla possibilità che Stati Uniti e Cina possano giungere ad un’intesa commerciale, anche se sembrano momentaneamente ridursi dopo l’incontro tra i due rispettivi leader al G20 dei giorni scorsi che ha ratificato il riavvio ufficiale delle trattative.
Sul fronte domestico, la Commissione Europea ha deciso di non raccomandare la procedura d’infrazione contro l’Italia dopo che il Governo italiano ha presentato le misure necessarie per ridurre il rapporto deficit/Pil al 2,04% per l’anno in corso.
“Il pacchetto presentato dal Governo italiano è sufficiente per non proporre l’apertura di una procedura per deficit eccessivo a questo stadio. Continueremo a sorvegliare da vicino nei prossimi mesi l’attuazione del bilancio 2019”, ha affermato il commissario europeo agli Affari Economici, Pierre Moscovici.
In questo contesto, con lo spread Btp-Btp rimasto stabile in area 210 pb (fonte Mts Markets), sul comparto bancario sono proseguite le prese di beneficio dopo la corsa delle sedute precedenti.
I realizzi proseguono su quasi tutti i titoli del Ftse Mib, tranne UniCredit (+0,3%), che secondo indiscrezioni di stampa starebbe studiando una revisione dell’architettura societaria e che ha ceduto il restante 18,3% detenuto nel capitale di Fineco.
Contiene il calo Mediobanca (-0,3%), che second rumor di stampa sarebbe in pole position per acquisire Kairos e che ha collocato un bond da 500 milioni.
Sul Mid Cap sottotono Credem (-0,1%), Popolare Sondrio (-1,1%) e Creval (-0,2%), il cui Ad Luigi Lovaglio in un’intervista ha ribadito che il piano al 2023 è basato sulla crescita organica.
Dopo il rally dell’ultimo periodo ritraccia Mps (-1,2%), che resta concentrata sul de-risking, la cui gestione è stata resa più flessibile con il recesso dal contratto di special serving in essere con Cerved e con la banca che ha collocato un bond da 500 milioni.
Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se sospesa dalle contrattazioni, su cui proseguono i rumor sul possibile destino, tra l’offerta di Apollo e la proposta di intervento a cui sta lavorando il Fitd, che potrebbe coinvolgere anche una banca secondo indiscrezioni.
Prese di beneficio su Banca Finnat (-2,9%), che ha comunque acquisito una forte leadership nell’assistenza agli emittenti quotati all’Aim.