L’eventuale creazione di una sub-holding per raggruppare le attività estere “è un tema che potrà essere oggetto di riflessione in caso dovessero esserci operazioni di carattere straordinario”.
Lo ha affermato alla stampa a margine dell’assemblea dell’ABI il presidente di UniCredit, Fabrizio Saccomanni, il quale ha aggiunto che al momento non ci sono “elementi di urgenza”.
UniCredit, secondo gli ultimi rumor, starebbe studiando una “revisione dell’architettura societaria”, che prevede il raggruppamento di tutte le attività internazionali sotto una sub-holding estera basata probabilmente in Germania. La sede e il controllo del gruppo rimarrebbero in Italia.
Intorno alle 14:40 a Piazza Affari il titolo segna un rialzo dello 0,3% a 11,63 euro, in linea con l’indice di settore (+0,3%).