Media (-0,6%) – Svetta Giglio Group (+12%) nell’ottava

Il Ftse Italia Media chiude in territorio negativo (-0,6%) l’ottava dall’8 al 12 luglio. Termina a -0,2% il corrispondente indice europeo di confronto, mentre guadagna lo 0,9% la Borsa di Milano.

A livello settoriale sono stati divulgati i dati diffusionali Ads (Accertamento Diffusione Stampa) di maggio per quotidiani e settimanali e di aprile per i mensili, oltre ai dati Nielsen di maggio relativi agli investimenti pubblicitari in Italia.

Nelle Mid Cap ben comprata Cairo Communication (+8,9%), che nell’ultimo mese ha guadaganto oltre il 5 per cento.

Lettera su Mediaset (-4,5%), il cui azionista, Vivendi ha accusato Fininvest di voler ottenere il controllo del Biscione acquistando le quote di minoranza a sconto.

Giglio Group (+12%) svetta tra le Small Cap. Ad inizio ottava il gruppo guidato da Alessandro Giglio ha siglato un accordo con Stefano Ricci, luxury brand italiano attivo a livello internazionale nell’abbigliamento uomo e bambino, e ha sottoscritto i contratti con Vertice 360 relativi al conferimento in quest’ultima degli asset afferenti al business dell’area media della stessa Giglio Group.

Inoltre, il presidente e Ad, Alessandro Giglio, ha riferito a una testata giornalistica che entro settembre saranno annunciati quattro nuovo accordi con brand della moda e del design e che per tale mese prenderà il via lo sviluppo in ambito food.

Segno positivo su Mondo Tv (+2,2%), beneficiando del recente accordo preliminare siglato dalla controllata svizzera, Mondo Tv Suisse, con la oreana Vooz per produrre una nuova serie animata  basata sulla property “Goo Doil Family”.

Ottava incolore per Triboo, le cui vendite globali sono cresciute del 46% nelle prime settimane di saldi estivi 2019

In frazionale calo Italiaonline (-0,4%). Il board ha approvato il Piano Industriale 2020-2022 e dal quale si attendono a fine periodo ricavi consolidati sostanzialmente stabili rispetto al 2018 (Cagr 2018-2022 tra -1% e +1%).

Il management ha confermato la guidance per l’esercizio 2019, che stima una leggera flessione (low single digit) della top line rispetto al 2018, in relazione a una crescita mid single digit dei ricavi digitali che compenserà quasi completamente la riduzione del business tradizionale.