Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina sulla parità e allineato all’analogo europeo (+0,1%), beneficiando solo in minima parte della ripresa del comparto bancario (+1,5%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,1%).
Sullo sfondo permangono i timori per la frenata della crescita mondiale, alimentati dai dubbi sulla possibilità che Stati Uniti e Cina possano giungere ad un’intesa commerciale, che paiono attenuarsi per ora dopo la riapertura dei negoziati.
Intanto, le circostanze sembrano indicare un taglio dei tassi di 25 pb da parte della Fed nella riunione di fine luglio, mentre la Bce ha confermato una possibile nuova politica monetaria espansiva nel caso si protragga il rallentamento economico.
Sul versante nazionale, la Commissione UE ha preso la decisione di non consigliare la procedura d’infrazione contro l’Italia dopo che l’esecutivo di Roma ha varato i provvedimenti che servivano a diminuire il rapporto deficit/Pil al 2,04% nel 2019.
“Gli obiettivi di finanza pubblica per l’esercizio in corso e per il prossimo triennio saranno aggiornati alla luce dei dati macroeconomici più recenti con la prossima nota di aggiornamento al Def di fine settembre. Il quadro di finanza pubblica continua a essere orientato al ristabilimento della fiducia sui mercati, ha rimarcato l’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria.
La risalita del settore creditizio ha impattato parzialmente anche sui titoli dell’asset management, tra cui sul Ftse Mib si mette il luce Fineco (+2,1%), uscita dal perimetro del gruppo UniCredit e con BlackRock pronta a salire ancora ma senza puntare al controllo, mentre su Mid Cap spicca Banca Generali (+1,4%) supportata anche dal solido andamento della raccolta netta di giugno.
Sul listino principale si interrompono i realizzi su Nexi (+0,1%), la cui tecnologia è stata scelta da Ubi per i nuovi bonifici istantanei.
Sul Mid Cap recupera doValue (+1,5%), che ha perfezionato l’acquisto di Altamira, mentre frena Banca Ifis (-0,1%), che nel primo semestre ha concluso operazioni su Npl per 1,4 miliardi. Timido rimbalzo per Cerved (+0,3%), con Mps che ha esercitato il recesso dal contratto di special servicing in essere con la controllata Juliet.
Ok illimity (+1%), che recentemente ha acquisito Npl per un valore lordo corrispondente a 555 milioni.
Tra le Small Cap tornano gli acquisti su Banca Sistema (+1,8%), che punta a crescere nella cessione del quinto. Nuovo stop per Banca Intermobiliare (-3,2%), che ha da poco ricevuto da Bankitalia i requisiti minimi da rispettare.