Utility (-1-1%) – Deboli le Big, resiste Snam (0,0%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha ceduto l’1,1%, facendo peggio del Ftse Mib (-0,8%) e del corrispondente indice europeo, l’Euro Stoxx 600 Utilities (-0,3%).

Chiusura in calo per le borse europee, appesantite dalle parole di Mario Draghi a margine del meeting della Bce, che, come previsto, ha mantenuto invariato il costo del denaro.

Nonostante l’atteggiamento particolarmente accomodante della banca centrale, gli operatori non hanno apprezzato la mancanza di ulteriori dettagli immediati sui nuovi stimoli, sebbene il presidente abbia ribadito la necessità di un “significativo grado” di stimolo monetario e il peggioramento dell’outlook di crescita.

Sull’obbligazionario i rendimenti risalgono dopo una momentanea discesa, con il Bund a -0,36% e il Btp all’1,53%, separati da uno spread di 188 punti base.

Tra le Big, unica non in territorio negativo è stata Snam che ha chiuso invariata.

Debole Enel (-1,3%). Il colosso elettrico italiano è l’unica azienda italiana ad aver aderito al nuovo impegno per l’azzeramento delle emissioni climalteranti al 2050 promosso dal Global Compact delle Nazioni Unite.

La controllata Enel Russia ha diffuso i dati operativi relativi ai primi sei mesi del 2019, da cui emerge un calo sia della produzione netta di energia elettrica (-2,2%) sia della vendita di calore (-11,6%).

In rosso anche i titoli a media capitalizzazione, con Erg in coda a -1,9 per cento.

Tra le Small, in controtendenza al comparto Alerion Clean Power (+1,1%), il cui Cda di approvazione dei risultati del primo semestre 2019 è atteso in giornata.

Edison, chiude invariata. Il Cda ha approvato i conti 1H 2019, che si sono chiusi con una perdita netta di gruppo di 406 milioni, che include la perdita di 518 milioni dovuta alla dismissione delle attività E&P.

A seguito della dismissione del business E&P e della recente acquisizione nel settore delle rinnovabili, il management ha rivisto le stime dell’Ebitda per l’intero 2019 in un intervallo tra 550 e 600 milioni, con un incremento di circa 50 milioni rispetto alla precedente indicazione, a perimetro costante.