Utility (-1%) – In rialzo A2A (+0,7%) e Snam (+0,4%) nei cinque giorni

Nella settimana dal 22 al 26 luglio il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -1%, in controtendenza al Ftse Mib (+0,9%) e al corrispondente indice europeo (+0,4%).

In settimana focus sulla riunione dell’Eurotower che ha mantenuto invariato il costo del denaro, pur aprendo a nuovi stimoli a partire dal prossimo meeting di settembre.

Il presidente Mario Draghi non ha rilasciato ulteriori dettagli sulle misure allo studio e ha evidenziato il peggioramento dell’outlook nel settore manifatturiero.

Sull’obbligazionario in chiusura di ottava lo spread Btp-Bund risale lievemente a 194 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,56%, dopo le aste di fine mese con il collocamento di Ctz e Btpei per 3,25 miliardi che hanno visto rendimenti in calo.

Tra le Big ha fatto meglio A2A (+0,7%). La controllata A2A Energy Solutions ha siglato con il Comune di Crema un protocollo d’intesa per la realizzazione e la gestione di 5 colonnine di ricarica per veicoli elettrici, alimentate con energia verde 100% rinnovabile.

Segue Snam (+0,4%) che ha siglato con IP un accordo per la realizzazione di un primo lotto di 26 nuovi impianti di rifornimento di gas naturale, che apriranno sulla rete di distributori IP a partire dal 2020 in tutta Italia.

Enel (-1,2%) è l’unica azienda italiana ad aver aderito al nuovo impegno per l’azzeramento delle emissioni climalteranti al 2050 promosso dal Global Compact delle Nazioni Unite.

Il gruppo guidato da Francesco Starace ha pubblicato il report trimestrale relativo ai dati operativi. La produzione netta di energia elettrica del gruppo è stata pari a 53.792 GWh (-8,7% su base annua). Andamento positivo invece per le vendite di energia elettrica realizzate a livello globale che hanno riportato un +5,7% a 71,9 TWh.

La controllata Enel Russia ha diffuso i dati operativi relativi ai primi sei mesi del 2019, da cui emerge un calo sia della produzione netta di energia elettrica (-2,2%) sia della vendita di calore (-11,6%).

I soci della controllata russa hanno approvato la vendita dell’impianto a carbone di Reftinskaya GRES a JSC Kuzbassenergo, società controllata da Siberian Generating Company. Il corrispettivo è confermato in un importo non inferiore a 21 miliardi di rubli (equivalenti a circa 297 milioni di euro al cambio corrente).

La controllata spagnola Endesa ha approvato i risultati relativi al periodo aprile-giugno del 2019, che mostrano una gestione operativa in crescita e superiore alle stime degli analisti.

Tra le Mid, Acea ha riportato un +0,1 per cento. Gori, società campana partecipata indirettamente da Acea (37%) attraverso Sarnese Vesuviano, ha ottenuto da un pool di banche un finanziamento strutturato a lungo termine di 80 milioni, che si aggiunge ai 20 milioni già accordati dalla multiutility romana.

Iren (-1,8%) ha siglato un contratto preliminare per acquisire il 100% di Territorio e Risorse, società che ha realizzato e gestisce un impianto di compostaggio e di digestione aerobica in provincia di Vercelli. Il corrispettivo totale è di circa 6,5 milioni, debito incluso.

L’Ad Massimiliano Bianco ha confermato l’interesse di Iren ai dossier CVA e Sorgenia. Inoltre, la società rinvierà a settembre la decisione in merito alla cessione del 49% del rigassificatore livornese Olt First State.

In coda Falck Renewables (-5,4%). La società ha perfezionato l’acquisizione da Canadian Solar Group del 70% di Big Fish SPV, titolare di un progetto solare in fase di sviluppo in Sicilia per una capacità complessiva fino a 195 MW.

Tra le Small, il Cda di Alerion Clean Power (+6,8%) ha approvato i conti del 1H 2019 che riportano un aumento del 45% della potenza installata lorda a 444 MW rispetto a pari periodo del 2018. A ciò si contrappongono ricavi e gestione operativa in calo.

Acquisti anche su Acsm Agam (+2,7%) ed Edison (+1%).

Il Cda di quest’ultima ha approvato i conti 1H 2019, che si sono chiusi con una perdita netta di gruppo di 406 milioni, che include la perdita di 518 milioni dovuta alla dismissione delle attività E&P.

A seguito della dismissione del business E&P e della recente acquisizione nel settore delle rinnovabili, il management ha rivisto le stime dell’Ebitda per l’intero 2019 in un intervallo tra 550 e 600 milioni, con un incremento di circa 50 milioni rispetto alla precedente indicazione, a perimetro costante.

La società guidata da Nicola Monti ha siglato un protocollo d’intesa sulla Sostenibilità Consumeristica con 15 associazioni di consumatori.

TerniEnergia (-3,1%) attraverso la digital company di gruppo, Softeco, fornirà a ENAV, una piattaforma per l’analisi dei dati di consumo dei singoli siti in cui l’energia elettrica viene consegnata al cliente (POD) e di quelli di costo connessi al contratto stipulato con i fornitori di energia.