Moda (-4,9%) – Forti vendite su Ferragamo (-12,1%) nei cinque giorni

Ottava negativa per il settore della moda con il rispettivo indice che termina  a -4,9 per cento. Una performance peggiore di quella messa a segno dal corrispondente indice europeo di confronto (-4,2%). Vendite, anche, su Piazza Affari (-3,6%).

Nel Ftse Mib settimana difficile per Salvatore Ferragamo (-12,1%), frenata probabimente dalle parole del Ceo, Micaela le Divelec Lemmi, durante la conference call con gli analisti sui risultati del primo semestre 2019, che hanno evidenziato una crescita dei ricavi del 4,6% a 704,9 milioni nel confronto a cambi correnti (+4,6% a cambi costanti), ma margini in calo.

Nel dettaglio, la manager ha spiegato che “Abbiamo iniziato a vedere alcuni impatti delle proteste a Hong Kong alla fine di giugno, ma non possiamo dire che impatto avranno sull’anno. È difficile predire quanto dureranno e anche quali potranno essere gli impatti sugli arrivi dalle nazioni più vicine”.

Nel secondo trimestre 2019 i dati hanno perlopiù superato le attese, eccezion fatta per l’utile netto del gruppo sceso dello 0,9% a 47,9 milioni (-4,9% rispetto al consensus).

Seduta a due velocità per le Mid cap con Tod’s a +13,1% e Brunello Cucinelli in calo del 5,3  per cento.

La migliore delle Small Cap è stata Ratti (+1,8%), che da inizio 2019 ha messo a segno il 10,2 per cento.

Lettera su Zucchi (-1%), dopo che il suo indebitamento finanziario netto a giugno è salito a 39,6 milioni dai 39,4 milioni a fine maggio scorso.

Vendite su Geox (-3,9%). I primi sei mesi del 2019 sono stati un periodo particolarmente sfidante per la “Scarpa che respira”. Nonostante ciò la società  è  riuscita comunque a registrare una crescita del 26% del canale online diretto.

Nel secondo trimestre dell’anno Geox ha realizzato ricavi per 138,5 milioni (-7,5%).

Forti vendite su Aeffe (-11,5%). Ad inizio della scorsa settimana la società ha svelato i risultati del primo semestre 2019, che hanno evidenziato ricavi siano in crescita dell’1,3% a 173,3 milioni (+1% a cambi costanti), ma un calo dei margini operativi e dell’utile.

In seguito Aeffe ha comunicato  l’avvio del programma di azioni proprie.

Infine si segnala che Stefanel ha reso noto che l’indebitamento finanziario netto a fine giugno scorso è ammontato a 88,7 milioni (debito per 88,4 milioni al 31 maggio scorso).