Il Ftse Italia Banche avvia l’ottava sulla parità e tenendo meglio dell’omologo europeo (-1,4%), frenando anche il Ftse Mib (-1,3%).
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per la frenata della crescita mondiale, anche a causa delle persistenze incertezze sulla questione commerciale Usa-Cina. Nel frattempo, la Fed ha abbassato i tassi di 25 pb e ha interrotto il processo di riduzione del proprio bilancio.
Per quanto riguarda l’Italia, a farla da padrone sono i dubbi circa la tenuta del Governo, a causa dei contrasti di Lega e Movimento 5 Stelle su varie tematiche, mentre l’Istat ha confermato la stagnazione dell’economia italiana con il dato del secondo trimestre.
In questo contesto lo spread Btp-Bund si è allargato fino in area 210 pb (fonte Mts Markets), rallentando ancora in parte il comparto bancario, mentre prosegue la tornata delle trimestrali.
Andamento contrastato per i titoli del Ftse Mib, tra i quali gli acquisti premiano Intesa Sanpaolo (+0,8%), grazie alla buona trimestrale riportata e all’accordo siglato con Prelios su 10 miliardi di Utp, con Eurizon che ha rafforzato la divisione investimenti. Ok Bper (+1,5%), che ha concluso l’acquisto di Unipol Banca e in attesa dei conti. In luce Banco Bpm (+1%), aspettando i risultati del trimestre.
Sul Mid Cap frenano Credem (-0,9%) e Popolare Sondrio (-0,7%), mentre resiste Creval (+0,6%), con Moody’s che ha ribadito il parere positivo sul nuovo piano industriale. Tutte e tre le banche divulgheranno i risultati in questi giorni.
Risale leggermente Mps (+0,4%), con la banca che prosegue con il de-risking e che ha reso noti i dati del secondo trimestre e avviato l’iter per cedere 350 milioni di immobili.
Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se sospesa dalle contrattazioni, con il piano di salvataggio, che coinvolge Cassa Centrale Banca, che ha avuto il via libera definitivo del Fitd.
Scattano qualche realizzo su Banca Finnat (-0,7%), la cui semestrale ha messo in luce una significativa crescita.