Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dell’1,5% e allineato all’analogo europeo (+1,3%), beneficiando della risalita del comparto bancario (+1,7%) e uniformandosi al Ftse Mib (+1,5%).
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per la frenata della crescita mondiale, anche a causa delle persistenze incertezze sulla questione commerciale Usa-Cina, dopo gli scontri degli ultimi giorni.
Per quanto riguarda l’Italia, a farla da padrone sono i dubbi circa la tenuta del Governo, a causa dei contrasti di Lega e Movimento 5 Stelle su varie tematiche, con Matteo Salvini che pretende una manovra economica “coraggiosa” e con la Lega che ha fatto presente che l’unica alternativa è tornare al voto.
Il recupero del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib scatta Fineco (+4,6%), sostenuta dalla solida trimestrale riportata.
Sul Ftse Mib tonica Nexi (+2,4%), che inizierà ad esplorare opportunità di aggregazione anche all’estero.
Sul Mid Cap tornano gli acquisti su Banca Ifis (+2,7%), che ha allo studio una partnership con Credito Fondiario. In rosso doValue (-4%), dopo che l’azionista Eurocastle ha collocato il 6,25% del capitale, mentre prosegue la rimonta di Cerved (+2,1%), che lo scorso luglio ha effettuato alcune piccole acquisizioni.
Tra le Small Cap recupera Banca Sistema (+2,1%), che intende crescere nella cessione del quinto, mentre rimbalza Banca Intemobiliare (+17,7%), che ha rinviato l’approvazione della semestrale a fine settembre.