Servizi Finanziari (-3,8%) – Segno più su Fineco (+0,4%) e Nexi (+0,7%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina in calo del 3,8%, sottoperformando l’analogo europeo (-1,8%), appesantito dal comparto bancario (-5,6%) e uniformandosi al Ftse Mib (-3,4%).

Sul comparto ha pesato particolarmente la seduta di venerdì, chiusa con segno meno da tutte le banche a Piazza Affari.

L’andamento è stato caratterizzato dalla crisi di Governo M5S – Lega che potrebbe portare ad elezioni anticipate ad ottobre e che ha portato lo spread Btp – Bund sopra i 240 pb.

Oggi è stata fissata  la conferenza dei capigruppo del Senato per decidere quando calendarizzare la mozione di sfiducia della Lega al premier Giuseppe Conte.

Il tutto in attesa dell’aggiornamento questa sera di Fitch sul rating dell’Italia, attualmente a ‘BBB’ con outlook negativo dopo che in febbraio l’agenzia americana aveva confermato il proprio giudizio.

Tra i titoli dell’asset management, Fineco resiste alla seduta di vendite di venerdì e chiude a +0,4%, beneficiando ancora della solida trimestrale riportata.

Sul Ftse Mib positiva anche Nexi (+0,7%), che inizierà ad esplorare opportunità di aggregazione anche all’estero, mentre registrano vendite sia Azimut (-3,8%) che Poste Italiane (-6,7%).

Sul Mid Cap la migliore dell’ottava è Cerved, che chiude in rialzo del 5,8% che lo scorso luglio ha effettuato alcune piccole acquisizioni.

Prevalgono le vendite sugli altri titoli, tra cui Banca Ifis (-0,7%), che ha allo studio una partnership con Credito Fondiario e doValue (-4,6%), dopo che l’azionista Eurocastle ha collocato il 6,25% del capitale.

Tra le Small Cap vendite su Banca Sistema (-7,3), che intende crescere nella cessione del quinto, mentre rimbalza Banca Intemobiliare (+29,9%), che ha rinviato l’approvazione della semestrale a fine settembre, e che venerdì è stata sospesa per eccesso di rialzo.