Nella scorsa ottava il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -2,9 per cento, al di sotto del corrispondente indice europeo (-1,3%) ma sovraperfornando il Ftse Mib (-3,4%).
Settimana appesantita dalla crisi del Governo italiano, che potrebbe culminare con il ritorno al voto in autunno.
Un clima di incertezza e di preoccupazione che ha gravato sull’obbligazionario tricolore con lo spread Btp e Bund balzato in chiusura d’ottava a 241 pb.
Vendite sulle Big con Hera che ha fatto meglio, seppur con un -0,9 per cento.
Segue Enel (-2,6%), su cui si riporta che Moody’s ha confermato su Enel Russia il rating Ba3, con outlook stabile.
Inoltre la controllata per le rinnovabili Enel Green Power ha avviato in Spagna la costruzione del nuovo parco eolico di Los Arcos da 34,6 MW situato a Malaga e ha siglato un contratto di fornitura energetica virtuale di dodici anni con il marchio di abbigliamento Gap.
Tra le Mid ha resistito Iren (+0,6%). Vendite su Ascopiave (-5,9%) che ha comunicato i dati del primo semestre 2019. Numeri da cui sono emersi un Ebitda a 18,8 milioni (24 milioni nel primo semestre 2018) e un utile netto di 34,2 milioni (29,8 milioni nel primo semestre 2018).
Tra le Small ha fatto meglio Edison, pur riportando un -1,5 per cento.
Segue TerniEnergia (-2,1%), il cui CdA ha approvato la versione definitiva del piano di risanamento e rilancio per il periodo 2018-2022, finalizzato a ripristinare l’equilibrio finanziario e patrimoniale della società.
Inoltre, attraverso la digital company del gruppo, Softeco, si è aggiudicata due contratti quadro della durata di 24 mesi e rinnovabili per ulteriori 12 mesi rispettivamente per le aree SCADA e applicativi software per conto di Leonardo.