Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina in calo del 0,4%, in linea con l’analogo europeo (-0,3%), risentendo delle vendite sul comparto bancario (-1,6%) e allineandosi al Ftse Mib (-0,3%).
Il comparto rimane sotto la parità anche condizionato dalla nuova sedute di vendite sui bancari che non reagiscono alla brusca frenata di venerdì scorso causata dall’impennata dello spread a seguito della crisi di Governo Lega – Movimento 5 stelle.
Intanto nel pomeriggio di ieri si è tenuta la conferenza dei capigruppo del Senato per decidere il calendario del voto per la mozione di sfiducia della Lega nei confronti del premier Giuseppe Conte, che apre la strada a un probabile ritorno alle urne in autunno.
Tra i titoli dell’asset management, poco sotto la parità Banca Generali (-0,5%) mentre prevalgono le prese di profitto su Fineco (-2,3%) dopo che settimana scorsa aveva beneficiando della solida trimestrale riportata.
Sul Ftse Mib positiva anche Exor (+0,2%) in scia alle performance delle partecipate e Nexi (+0,9%), che inizierà ad esplorare opportunità di aggregazione anche all’estero. Seduta positiva per Poste Italiane (+1,2%) che tenta il recupero dopo il tonfo di venerdì.
Sul Mid Cap termina con segno più illimity (+0,4%) mentre prevalgono le vendite su Banca Ifis (-4,4%), che ha allo studio una partnership con Credito Fondiario e doValue (-2,8%), dopo che l’azionista Eurocastle ha collocato il 6,25% del capitale.
Tra le Small Cap segno più su Banca Sistema (+0,2%), che intende crescere nella cessione del quinto, mentre si mette ancora in luce Banca Intemobiliare (+15,1%), che ha rinviato l’approvazione della semestrale a fine settembre, e segna così una variazione del 51,5% rispetto al prezzo di cinque sedute fa.