Utility (+1,2%) – Enel (+1,7%) traina il settore, giù Falck Renewables (-3,1%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha guadagnato  l’1,2 per cento, facendo meglio del Ftse Mib (+1%) e del corrispondente indice europeo (+0,5%).

Al G7 francese di Biarritz, il presidente americano ha spiegato che in questo momento le prospettive di un accordo con la Cina sono più elevate che mai. All’escalation di tensioni di venerdì sarebbero infatti seguite delle telefonate molto produttive tra i funzionari cinesi e americani, sebbene la versione di Trump non sia confermata dagli esponenti di Pechino.

Lo spread Btp-Bund si è attestato a 201 punti base, con il rendimento del governativo italiano all’1,35%, in attesa del nuovo giro di consultazioni dei partiti per formare una nuova maggioranza.

Venendo al comparto Utility e Rinnovabili, ben comprata Enel, che chiude in testa alle Big riportando un +1,7 per cento.

La controllata per le rinnovabili Enel Green Power Chile ha avviato la costruzione di un nuovo impianto solare fotovoltaico in Cile, Campos del Sol, per circa 382 MW di capacità installata e un investimento complessivo di 320 milioni di dollari americani.

Segue Hera, in frazionale rialzo a +0,9 per cento.

Tra le Mid, unica in territorio positivo Iren, in rialzo di mezzo punto percentuale.

Ascopiave (-1,4%) nel periodo compreso tra il 19 e il 23 agosto 2019 ha acquistato 185mila azioni, per un controvalore complessivo di 752.753,10 euro.

In coda Falck Renewables che lascia sul terreno il 3,1 per cento.

Tra le Small, ben comprate Alerion Clean Power e Biancamano (entrambe a +2,2%).