Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo del 2,2% e al di sotto dell’omologo europeo (+3,2%), supportando anche il Ftse Mib (+1%).
Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, anche se le due superpotenze sono pronte a proseguire i negoziati.
Sul fronte italiano, il nuovo Governo appoggiato da 5 Stelle e PD e guidato da Giuseppe Conte ha prestato giuramento, insediandosi ufficialmente. Ora il nuovo esecutivo lavorerà alla manovra 2020, che dovrà essere pronta ad ottobre.
In questo contesto, lo spread Btp-Bund si è mantenuto in area 150 pb (fonte Mts Markets), favorendo ancora gli acquisti sul comparto bancario.
Altra seduta tonica per i titoli del Ftse Mib, tra i quali si mettono in luce Ubi (+3,1%) e UniCredit (+3,5%), che avrebbe avviato l’iter per la ricerca del nuovo presidente.
Sul Mid Cap dopo il rimbalzo delle ultime sedute scatta qualche realizzo su Mps (-1,3%), con il Tesoro che entro fine anno deve comunicare come intende uscire dal capitale entro il 2021. In luce Creval (+1,2%), mentre tengono botta Popolare Sondrio (+0,1%) e Credem (+0,7%).
Tra le Small Cap, è arrivato l’ok da parte della Bce al piano di salvataggio di Carige, che rimane sospesa dalle negoziazioni, mentre il prossimo 20 settembre si terrà l’assemblea per deliberare sull’aumento di capitale da 700 milioni necessario per l’esecuzione del piano. su cui vigilerà la stessa Bce secondo rumor. Nel frattempo, la banca ligure ha chiuso il primo semestre in rosso.