Banche (+4,3%) – UniCredit (+5,7%) e Mps (+9,4%) mettono il turbo nella settimana

Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con uno scatto del 4,3% e in linea all’omologo europeo (+3,9%), supportando anche il Ftse Mib (+2,9%).

Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, anche se le due superpotenze sono pronte a proseguire i negoziati.

Sul fronte italiano, il nuovo Governo appoggiato da 5 Stelle e PD e guidato da Giuseppe Conte ha prestato giuramento, insediandosi ufficialmente. Ora il nuovo esecutivo, che riceverà la fiducia di Camera a Senato all’inizio di questa settimana, lavorerà alla manovra 2020, che dovrà essere pronta ad ottobre.

In questo contesto, lo spread Btp-Bund si è ristretto fino in area 150 pb (fonte Mts Markets), favorendo ancora gli acquisti sul comparto bancario.

In spolvero tutti i titoli del Ftse Mib, a partire da UniCredit (+5,7%), che avrebbe avviato l’iter per la ricerca del nuovo presidente, e Mediobanca (+5,1%), che si è ritirata dalla corsa per Kairos, poi tolta dal mercato da Julius Baer.

Sul Mid Cap forte rimbalzo per Mps (+9,4%), con il Tesoro che entro fine anno deve comunicare come intende uscire dal capitale entro il 2021. Molto bene Creval (+5%), seguito a distanza da Credem (+1,9%) e Popolare Sondrio (+0,3%).

Tra le Small Cap, è arrivato l’ok da parte della Bce al piano di salvataggio di Carige, che rimane sospesa dalle negoziazioni, mentre il prossimo 20 settembre si terrà l’assemblea per deliberare sull’aumento di capitale da 700 milioni necessario per l’esecuzione del piano. su cui vigilerà la stessa Bce secondo rumor. Nel frattempo, la banca ligure ha chiuso il primo semestre in rosso.