Giglio Group ha archiviato il primo semestre 2019 con ricavi saliti del 7,3% a 19,3 milioni, un Gross Merchandise Value in crescita del 9% a 43,3 milioni e un Ebitda adjusted delle continuing operations, normalizzato dagli oneri non ricorrenti (1 milione) e dagli effetti IFRS 15, tornato in positivo per 0,6 milioni (-0,2 milioni nel primo semestre 2018).
Risultati di cui “siamo molto soddisfatti e assolutamente in linea con il piano industriale approvato lo scorso marzo”, esordisce così Alessandro Giglio, presidente e Ceo di Giglio Group in un’intervista rilasciata a Market Insight.
“Il tutto in un anno per noi estremamente sfidante e di transizione, all’inizio del quale abbiamo avviato un’operazione di rifocalizzazione delle attività esclusivamente sull’e-commerce, con la contestuale dismissione dell’area media. Operazione il cui closing è previsto nel prossimo mese di novembre”.
Un’operazione rilevante, specifica il capo azienda, “che determina dei costi straordinari che hanno pesato sulla prima metà del 2019 ma i cui effetti sono destinati a venir meno con il completamento della stessa”.
Fattore quest’ultimo, prosegue Giglio, “che ci consente di affrontare i prossimi mesi con grande entusiasmo, unitamente alle attese di una seconda metà e in particolare di un’ultima frazione d’anno, periodi che per la nostra stagionalità incidono maggiormente sul nostro fatturato, in crescita”.
“Tutto questo in considerazione degli importanti eventi tipici degli ultimi mesi dell’anno quali il Black Friday, il Single Day in Cina, oltre che dell’incremento degli acquisti registrato nel periodo natalizio”.
Un trend, sottolinea il presidente e Ad, “destinato ad accelerare ulteriormente grazie alla recente acquisizione di E-Commerce Outsourcing, proprietaria del marchio commerciale Terashop, uno dei più importanti player nella fornitura in outsourcing di servizi di e-commerce”.
“Un’operazione, il cui perfezionamento è previsto entro il 5 novembre, particolarmente importante non solo in termini di incremento del nostro fatturato ma anche di ampliamento della nostro parco clienti con i brand di Terashop e delle sinergie che deriveranno dall’integrazione della nostra tecnologia con quella neo acquisita, anche sotto il profilo fondamentale della omnicanalità”.
Strategie e iniziative attraverso le quali Giglio Group, afferma il capo azienda, “punta a diventare il più grande esportatore digitale del Made in Italy nel mondo”.
“E non è tutto in quanto nelle prossime settimane annunceremo l’acquisizione di nuovi brand che andranno ad aggiungersi altri oltre 100 brand, tra i più illustri del Made in italy, che già sono inclusi nel nostro portafoglio”.
Tutto questo, prosegue Giglio, “ci consente di guardare con ottimismo non solo al 2019 ma anche e soprattutto al 2020 quando l’inclusione di suddetti brand entrerà nella fase operativa, con l’apertura dei relativi store digitali, e inizierà ad apportare i propri benefici in termini fatturato”.
“Dinamiche favorite inoltre dalla costante crescita nel mercato sia del Made in Italy che dell’espansione delle vendite online”.