Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso con un -1,3 per cento, sottoperformando sia il corrispondente indice settoriale europeo di riferimento (-0,2%) sia il Ftse Mib (-1%).
Il tutto in un clima appesantito dalle tensioni geopolitiche e dai dubbi sulla crescita a livello globale mentre sale l’attesa per la riunione della Fed di domani.
Sull’obbligazionario il rendimento del Btp si è attestato allo 0,86%, con un differenziale di 133 punti base dal Bund tedesco, dopo il rally dei giorni scorsi innescato dalla Bce.
Tra le Big ha resistito Hera (+0,1%) che, con un punteggio di 75 punti, si è attestata al terzo posto in Italia e al 14esimo a livello mondiale nel “Diversity & Inclusion Index” 2019, migliorando ulteriormente la propria posizione (era 22esima nel 2018) e confermandosi inoltre la prima multiutility a livello globale nella classifica.
Terna (-1,2%) è stata confermata per il secondo anno consecutivo al primo posto mondiale nel Dow Jones Sustainability Index (DJSI) nel settore Electric Utilities per le performance di sostenibilità.
Enel (-1,7%) è stata inserita in tale indice per il sedicesimo anno consecutivo.
Tra le Mid ha brillato Falck Renewables (+6%). Segue Erg (+2%) che ha completato l’acquisto di tre parchi eolici in Germania per totali 34 MW.
Tra le Small svetta Seri Industrial (+9,8%) i cui soci hanno eletto il nuovo CdA che rimarrà in carica per tre esercizi, fino all’assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2021. Il nuovo board ha poi attribuito le cariche di amministratore delegato, presidente e vice presidente rispettivamente a Vittorio Civitillo, Roberto Maviglia e Luciano Orsini.