Banche (-0,9%) – Denaro su Ubi nell’ottava (+0,7%)

Il Ftse Italia Banche chiude la settimana con un ribasso dello 0,9% e in linea all’omologo europeo (-1,2%), frenando anche il Ftse Mib (-0,3%).

Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, anche se le due superpotenze sono pronte a proseguire i negoziati. A rendere il quadro più incerto l’attacco subito da due centri petroliferi dell’Arabia Saudita.

Sul fronte italiano, il nuovo Governo appoggiato da 5 Stelle e PD e guidato da Giuseppe Conte ha prestato giuramento, insediandosi ufficialmente. Ora il nuovo esecutivo, che ha ricevuto la fiducia del Parlamento, sta lavorando alla manovra 2020, ed entro il 27 settembre saranno aggiornati i target di crescita e finanza pubblica.

Nel frattempo, la Fed ha abbassato i tassi di un quarto di punto e potrebbe avviare un nuovo QE.

In questo contesto, con lo spread Btp-Bund stabilizzatosi in area 140 pb (fonte Mts Markets), sul comparto bancario è scattata qualche presa di profitto dopo i rialzi delle sedute precedenti. Nel frattempo, si è tenuta la prima asta del Tltro 3, in cui è stato assegnato un importo molto basso secondo la stampa.

Andamento contrastato per i titoli del Ftse Mib, tra i quali gli acquisti premiano Ubi (+0,7%), che ha visto la creazione di un nuovo patto di consultazione, e Bper (+0,3%). Bene Mediobanca (+3,3%), dopo il blitz di Leonardo Del Vecchio che ha rilevato il 6,94% e che secondo rumor potrebbe ancora salire.

Sul Mid Cap frena Mps (-0,8%), con le indiscrezioni di stampa che parlano di una possibile creazione di una bad bank e della prosecuzione dell’iter per cedere un pacchetto di immobili e che ha collocato un bond. Rallentano Credem (-2,3%), Popolare Sondrio (-3,2%) e, soprattutto, Creval (-6,2%).

Tra le Small Cap, focus su Carige, che rimane sospesa dalle negoziazioni, con l’assemblea straordinaria del 20 settembre che ha dato l’ok al piano di rafforzamento patrimoniale da 900 milioni, di cui 700 milioni come aumento di capitale. Anche la Consob aveva chiesto chiarimenti sull’operazione.