Moda (-5,4%) – Ottava in rosso per Moncler (-7,1%) e Ovs (-2,1%)

Ottava negativa per il settore della moda con il rispettivo indice che termina a -5,4 per cento. Una performance peggiore di quella messa a segno dal corrispondente indice europeo di confronto (-1,1%). Lettera anche su Piazza Affari (-0,3%).

In settimana è stato diffuso un report di UBS sul settore del lusso, che ne ha declassato il giudizio a “Neutral” da “Overweight”.

Gli analisti della società svizzera hanno sottolineato che dopo quattro anni dall’inizio del recupero nel mercato dei beni del lusso questo potrebbe essere giunto alla fine del ciclo, nonostante il settore rimanga ben posizionato strutturalmente.

Inoltre, i medesimi analisti ritengono che gran parte della crescita delle vendite organiche rimanga sana e prevedono un incremento del 10% nel secondo semestre dell’anno vs il +12 nel 2Q 2019.

Settimana all’insegna delle vendite per Salvatore Ferragamo (-4,4%) e Moncler (-7,1%). Quest’ultima è stata frenata dalle parole del suo presidente e Ceo, Remo Ruffini, sulle continue tensioni ad Hong Kong, che potrebbero impattare sullo scenario di crescita del gruppo per il 2019.

Ad inizio ottava, inoltre, la maison del piumino ha debuttato nei Dow Jones Sustainability World ed Europe.

Tra le Mid Cap Tod’s cede lo 0,1 per cento. Il board della società marchigiana ha dato l’ok all’incorporazione di Italiantouch e Del.Com.

La migliore delle Small Cap è stata BasicNet (+3,8%), che ha visto salire le azioni proprie  al 12,138% del capitale. Il tutto dopo che tra il 9 e il 13 settembre ne ha acquistate 31.100 per oltre 134mila euro.

Segno negativo su Geox (-2,6%), le cui azioni proprie sono pari allo 0,89% del capitale, dopo averne acquistate 101.152 per oltre 129mila euro tra il 9 e il 13 settembre scorsi.

Lettera anche su Ovs (-2,1%) appesantita dai deludenti risultati del 1H 2019/20, divulgati giovedì sera a mercati chiusi, che hanno mostrato un peggioramento dei margini operativi, con l’Ebitda (-22,9%) e l’Ebit (-36,9%) rettificati da eventi non ricorrenti e dalla prima applicazione dell’IFRS 16 scesi rispettivamente a 62,5 e 34,2 milioni.

In coda Aeffe (-6,6%), che tra il 9 e il 13 settembre inclusi ha acquistato azioni proprie per oltre 23mila euro.

Infine, si segnala che Stefanel è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria.