Ieri il Ftse Italia Media ha chiuso in rialzo dello 0,7%, rispetto al +0,2% dell’Euro Stoxx Tmi Media, in una giornata in rosso per Piazza Affari, in coda alle borse europee che restano poco mosse in attesa di novità sulla Brexit e del meeting della Bce.
Tra le Mid Cap, ben comprata Mondadori (+3,8%), in scia all’offerta vincolante ricevuta dal quotidiano La Verità di Maurizio Belpietro per l’acquisizione di 5 testate magazine e, come riportato da Il Sole 24 Ore, all’annuncio di martedì scorso alla Star Conference di Londra secondo cui la società ritornerà a distribuire dividendi (assenti dal 2010).
Equita e Mediobanca Securities hanno confermato il giudizio positivo sul titolo (rispettivamente “buy” e “outperform”) con un target price a 2,25 euro circa.
Poco mossa Mediaset (+0,5%) che non risente del rinvio della causa (al 24 novembre 2020) intentata dal trust Simon Fiduciaria per poter accertare il proprio diritto di voto, per conto di Vivendi, nell’assemblea del gruppo televisivo, dopo esserne stato escluso lo scorso 4 settembre in occasione della delibera sul progetto MFE.
Si ricorda che lo scorso aprile 2018 Vivendi ha trasferito a Simon Fiduciaria il 19,19% di Mediaset, a seguito della pronuncia dell’Agcom che ha congelato la parte eccedente il 9,9% del socio francese in quanto in contrasto con la sua posizione azionaria dominante detenuta in Telecom (23,9%).
Tra le Small Cap, lievi acquisti su Cose Belle d’Italia (+1,6%) e Il Sole 24 Ore (+0,4%).
Lettera su Triboo (-1,1%), Class Editori (-1,3%) e Gedi Gruppo Editoriale (-1,5%), che risente ancora dei risultati 3Q 2019.
In coda al segmento, Mondo Tv (-2,1%) e Monrif (-2,2%), dopo avere beneficiato lunedì (+6,9%) dell’approvazione del progetto di fusione per incorporazione con Poligrafici Editoriale (-1,5%), avvenuta giovedì 17 ottobre.