Servizi Finanziari (+1,9%) – In evidenza Exor (+5,7%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un rialzo dell’1,9% e risultando più vivace dell’analogo europeo (+0,3%) trainato da Exor, risentendo solo in parte della seduta sottotono del comparto bancario (-0,4%) e “battendo” il Ftse Mib (+0,2%).

Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, con le due superpotenze che però hanno ripreso i negoziati e raggiunto un accordo di massima, che potrebbe essere parzialmente ratificato nelle prossime settimane.

Intanto, è stata raggiunta un’intesa tra Regno Unito e Unione Europea sulla Brexit, anche se quest’ultima probabilmente slitterà al 31 gennaio 2020.

Sul fronte italiano, il Governo ha chiarito che nella bozza della manovra 2020 non c’è uno scostamento significativo dalle regole europee. L’esecutivo si appresta ad inviare alle Camere il documento definitivo per l’approvazione.

La frenata del settore creditizio ha impattato in buona parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Mid Cap si mette in luce Banca Generali (+0,5%) dopo la solida trimestrale riportata.

Sul listino principale ancora vendite su Nexi (-1,3%), che ha siglato una nuova partnership, mentre continua il rally di Exor (+5,7%), mossasi in scia all’andamento della controllata Fca dopo l’avvio del dialogo con Peugeot per una potenziale fusione.

Tra le Mid Cap rimbalza Banca Ifis (+4%), che ha interrotto il dialogo in esclusiva con Credito Fondiario e ha acquisito il restante 10% di Fbs. Ok Cerved (+0,7%), che ha pubblicato i conti e lavora per valorizzare il credit management. Quest’ultima, come doValue (-2,2%), secondo rumor non sarebbe stata scelta come servicer per gestire 1,5 miliardi di Npl di Popolare Sondrio.

Tra le Small Cap nuovo stop per Banca Intermobiliare (-1,2%), i cui conti continuano a essere deboli che secondo rumor di stampa avrebbe ricevuto una moral suasion da parte di Bankitalia per un’aggregazione.

In gran spolvero Banca Sistema (+4,4%), con la banca che ha registrato ricavi e margini in crescita nei 9 mesi.