Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina la settimana con un rialzo del 5,4% e “battendo” l’analogo europeo (+1,9%) trainato da Exor, risentendo solo in parte della frenata del comparto bancario (-0,3%) e sovra-performando il Ftse Mib (+1,4%).
Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, con le due superpotenze che però hanno ripreso i negoziati e raggiunto un accordo di massima, che potrebbe essere parzialmente ratificato nelle prossime settimane.
Intanto, è stata raggiunta un’intesa tra Regno Unito e Unione Europea sulla Brexit, anche se quest’ultima probabilmente slitterà al 31 gennaio 2020.
Sul fronte italiano, il Governo ha chiarito che nella bozza della manovra 2020 non c’è uno scostamento significativo dalle regole europee. L’esecutivo si appresta ad inviare alle Camere il documento definitivo per l’approvazione.
il rallentamento del settore creditizio ha impattato marginalmente sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Mid Cap si mette in luce Banca Generali (+%) dopo la solida trimestrale riportata. Sul Ftse Mib bene Fineco (+2,2%), in attesa dei conti, e Azimut (+1,9%), che ha avviato quattro nuove iniziative e in attesa dei conti.
Sul listino principale tiene Nexi (+0,1%), che ha siglato una nuova partnership. Rally di Exor (+11,8%), mossasi in scia all’andamento della controllata Fca dopo l’avvio del dialogo con Peugeot per una potenziale fusione.
Tra le Mid Cap resiste Banca Ifis (-0,1%), che ha interrotto il dialogo in esclusiva con Credito Fondiario e acquisito il restante 10% di Fbs. Ok Cerved (+4,7%), che ha pubblicato i conti e lavora per valorizzare il credit management. Quest’ultima, come doValue (+0,4%), secondo rumor non sarebbe stata scelta come servicer per gestire 1,5 miliardi di Npl di Popolare Sondrio.
Bene illimity (+2,6%), il cui Ceo Corrado Passera ha detto alla stampa che i volumi di Npl sono superiori alle previsioni di piano.
Tra le Small Cap nuovo stop per Banca Intermobiliare (-1,2%), che secondo rumor di stampa avrebbe ricevuto una moral suasion da parte di Bankitalia per un’aggregazione.
In gran spolvero Banca Sistema (+16,6%), con la banca che ha registrato ricavi e margini in crescita nei 9 mesi.