Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha ceduto lo 0,7 per cento, facendo meglio del corrispondente indice europeo di confronto (-0,8%).
Chiusura perlopiù positiva per le borse del Vecchio Continente, con Milano a +0,2%, mentre Wall Street viaggia sulla parità dopo i record della seduta precedente in scia all’ottimismo per un prossimo accordo commerciale fra Stati Uniti e Cina.
Il ritorno della propensione al rischio penalizza il comparto obbligazionario comportando una risalita dei rendimenti, con il T-bond nuovamente all’1,86% e il Bund a -315 centesimi. Il tasso sul Btp decennale si riporta all’1,015%, con un differenziale dal benchmark tedesco sostanzialmente stabile a 133 punti base (fonte Bloomberg).
Tornando alle Utility e Rinnovabili, tra le Big, acquisti su Italgas (+1%) e Snam (+0,3%).
Sulla prima, in attesa della riunione del Cda di giovedì 7 novembre per l’approvazione dei risultati dei primi nove mesi del 2019, si rimanda al consensus del 3Q 2019.
Enel ha chiuso in flessione dello 0,8 per cento. La controllata spagnola Endesa ha approvato i conti del periodo gennaio-settembre 2019, su cui ha pesato la svalutazione degli impianti a carbone in Spagna.
Vendite diffuse tra le Mid, in coda Erg (-2,8%).
Tra le Small, acquisti su Biancamano (+3,8%), in coda Alerion Clean Power (-1,5%).