Il Cda di Fullsix ha approvato i risultati al 30 settembre 2019, influenzati dalla riorganizzazione del gruppo che prevede una focalizzazione sulla divisione Digital, l’efficientamento delle strutture operative e di servizio e l’attenzione sistematica al contenimento dei rischi.
Nei primi 9 mesi del 2019 Fullsix ha registrato ricavi netti per 5,4 milioni, in decremento del 24,2% rispetto al periodo corrispondente dell’esercizio precedente. Una contrazione non ancora sufficientemente controbilanciata da un’equivalente riduzione dei costi operativi, che pure sono diminuiti in modo significativo.
Di conseguenza, l’Ebitda è negativo per 1 milione, in peggioramento rispetto al margine operativo lordo negativo per 0,4 milioni al 30 settembre 2018, scontando anche alcuni costi non ricorrenti connessi alla risoluzione di situazioni di rischio pendenti (325 mila euro) e oneri di ristrutturazione del personale (85 mila).
A livello di Ebit, il deficit è pari a 1,8 milioni, contro 1,4 milioni negativi dell’anno prima.
Il risultato netto di competenza del gruppo è negativo per 1,8 milioni, in miglioramento del 20% rispetto alla perdita netta di 2,2 milioni del periodo di confronto. Il dato dei 9 mesi 2018 aveva risentito di un risultato negativo per 0,8 milioni dalle attività cessate.
Dal punto di vista patrimoniale, al 30 settembre il Gruppo ha un indebitamento finanziario netto di 5,5 milioni, sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2018. Senza l’applicazione dell’IFRS 16 la variazione della Posizione finanziaria netta sarebbe stata positiva e pari a 1,1 milioni.
I consiglieri esecutivi continuano ad essere impegnati nel costruire, in ottica 2020, un percorso di aggregazione con partner industriali sinergici e di crescita su basi strutturali più solide, in linea con quanto definito nel Piano Industriale 2020-2022. Tale Piano si propone di assicurare, attraverso operazioni straordinarie di aggregazione da attuarsi nel corso dell’esercizio 2020, sinergie industriali e finanziarie che possano determinare un significativo aumento nel volume di attività, con conseguente ottimizzazione dell’assetto economico strutturale del Gruppo.