Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con un lieve rialzo dello 0,1% e in controtendenza rispetto all’analogo europeo (-1,8%), supportando anche il Ftse Mib (+0,2%).
Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, con le due superpotenze che però hanno ripreso i negoziati e raggiunto un accordo di massima, che dovrebbe essere ratificato nelle prossime settimane.
Sul fronte italiano, il Governo ha inviato la manovra 2020 alle Camere, dove è iniziato l’iter per l’approvazione e con l’UE che per ora non la boccerà.
In questo contesto, nonostante lo spread Btp-Bund salito in area 160-170 pb, sul comparto bancario sono prevalsi leggermente gli acquisti.
Sul Ftse Mib in luce Bper (+3,5%), che vuole farsi trovare pronta al consolidamento atteso nel 2020 e che sta per chiudere l’integrazione di Unipol Banca. Ok Mediobanca (+2%), con Leonardo Del Vecchio che è a favore di un nucleo di soci stabili e con il management che ha presentato il piano industriale al 2023.
Sul Mid Cap contiene il calo Mps (-0,3%), con il mercato che resta in attesa di novità sui dettagli dell’uscita del Mef dal capitale e sul de-risking.
Mette il turbo Popolare Sondrio (+12,5%), in scia alla divulgazione dei conti del terzo trimestre.
Acquisti su Creval (+9,1%), che alcuni rumor di stampa attribuiscono al possibile appeal speculativo creatosi in ottica M&A.
Tra le Small Cap focus su Carige, che rimane sospesa dalle negoziazioni, con l’assemblea straordinaria del 20 settembre che ha dato l’ok al piano di rafforzamento patrimoniale da 900 milioni, di cui 700 milioni come aumento di capitale. Nel frattempo, l’amministrazione straordinaria è stata prorogata a fine anno. Il tutto in attesa della prossima fase.