Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha guadagnato lo 0,8 per cento, facendo meglio del corrispondente indice europeo di confronto (+0,3%) e del Ftse Mib (+0,4%).
Seduta in frazionale rialzo per le borse del Vecchio Continente, con gli operatori cautamente ottimisti su un accordo fra Usa e Cina. Le parti hanno tenuto una conversazione telefonica nel corso della quale sono stati concordati alcuni temi di massima.
Resta da risolvere, invece, la questione legata a Hong Kong, nella speranza che le superpotenze raggiungano un accordo prima dell’entrata in vigore dei nuovi dazi americani, prevista per il 15 dicembre.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano risale lievemente all’1,17%, ampliando il differenziale dal Bund a 154 punti base.
Tornando alle Utility e rinnovabili, tra le Big la migliore è stata Enel (+0,9%) nel giorno del Piano strategico al 2022.
Nella settimana dal 18 al 22 novembre 2019 il colosso elettrico ha acquistato 215.700 azioni proprie al prezzo medio ponderato di 6,79 euro per azione, per un controvalore complessivo di 1.465.229,17 euro. A seguito degli acquisti effettuati, la società detiene 1.455.432 azioni proprie, pari allo 0,014316% del capitale sociale.
Seguono Terna (+0,7%) e A2A (+0,2%).
Tra le Mid, ha fatto meglio Erg (+3,7%), mentre tra la Small, in evidenza Acsm Agam (+3,5%).