Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un rialzo dello 0,4% e allineato all’omologo europeo (+0,4%), risentendo in parte della frenata del comparto bancario (-0,7%) e chiudendo in controtendenza rispetto al Ftse Mib (-0,3%).
Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, con le due superpotenze che però hanno ripreso i negoziati e raggiunto un accordo di massima, la cui ratifica potrebbe avvenire a breve.
Sul fronte italiano, si resta in attesa dell’approvazione della manovra 2020 da parte del Parlamento e con l’UE che per ora non la boccerà.
La giornata sottotono del settore creditizio ha impattato parzialmente anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib Azimut (-0,5%) si prende una pausa di riflessione dopo il rally dell’ultimo periodo.
Sul listino principale prosegue il mini rally di Nexi (+3,5%), a seguito all’avvio dei contatti preliminari con Intesa Sanpaolo per rafforzare la partnership.
Tra le Mid Cap rallenta ancora Banca Ifis (-1,8%), che presenterà il nuovo piano industriale a gennaio 2020. Ok Cerved (+1,9%), al lavoro per valorizzare il credit management, mentre prosegue la risalita di doValue (+4%), secondo rumor interessata alla piattaforma di gestione di Eurobank.
Ancora in luce illimity (+1,8%), che ha ampliato l’offerta della banca diretta con i prestiti personali tramite la partnership con Santander Consumer Bank.
Tra le Small Cap stop per Banca Intermobiliare (-1,3%), con il cda che ha ricevuto dai soci la delega ad aumentare il capitale fino a un massimo di 100 milioni.
Si interrompe la corsa di Banca Sistema (-0,4%), che ha acquistato il credito su pegno da Intesa Sanpaolo.