Moda (-2,3%) – Dominano le vendite, Ferragamo a -2,9%

Ieri il Ftse Italia Moda ha riportato un -2,3 per cento, poco distante dal corrispondente indice europeo (-2,1%) e in linea con il Ftse Mib.

Ad alimentare le vendite, le accuse di Trump contro Argentina e Brasile, ree di svalutare volontariamente le proprie valute rispetto al dollaro e l’annuncio da parte del presidente Usa del ripristino dei dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio da questi Paesi.

Inoltre Trump è tornato a criticare la Fed, chiedendo tassi di interesse più bassi e un allentamento della politica monetaria.

Permangono intanto i timori sul fronte Usa – Cina, dopo la firma da parte dell’amministrazione statunitense sulla legge a favore delle proteste di Hong Kong.

Vendite sulle big Moncler (-2,5%), Ferragamo (-2,9%) e sulle mid a partire da Tod’s (-1,4%).

Tra le small acquisti invece su Rosss (+3,4%), Csp International (+3,2%) e Caleffi (+1,6%).

In parità Zucchi dopo i conti dei primi nove mesi del 2019. Numeri da cui sono emersi ricavi in calo del 20,3% a 48,1 milioni e un utile netto diminuito del 65,5% a 1 milione.

Inoltre ha comunicato che a ottobre l’indebitamento finanziario netto, pari a 39,9 milioni, è aumentato di 2,5 milioni rispetto a fine settembre scorso (37,4 milioni) ed è salito di circa 11,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2018 (28,7 milioni).

Stefanel (sospesa) ha invece reso noto che al 31 ottobre 2019 l’indebitamento finanziario netto consolidato è stato pari a 95 milioni, in aumento dai 92,3 milioni a fine settembre scorso. Il debito netto a ottobre è anche salito di 7 milioni rispetto agli 88,1 milioni a fine 2018.