Servizi Finanziari (+1,5%) – In spolvero Azimut (+2,2%) e Banca Generali (+2,5%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un rialzo dell’1,5% e allineato all’omologo europeo (+1,4%), beneficiando della risalita del comparto bancario (+1,8%) e uniformandosi al Ftse Mib (+1,3%).

Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, su cui restano le incertezze sulle tempistiche per il raggiungimento di un possibile accordo.

Sul fronte italiano, si resta in attesa dell’approvazione della manovra 2020 da parte del Parlamento entro fine anno.

La giornata positiva del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib si mettono in evidenza Azimut (+2,2%), che riprende la corsa, e Fineco (+0,5%), il cui Ceo Alessandro Foti ha ribadito che la crescita continuerà su base organica. Sul Mid Cap bene Banca Generali (+2,5%), che secondo rumor potrebbe tornare nel listino principale.

Tra le Mid Cap recupera Banca Ifis (+2%), che ha ceduto l’immobile milanese e che per quest’anno si attende un utile netto compreso tra 110-130 milioni. Ok Cerved (+0,8%), al lavoro per valorizzare il credit management, e doValue (+1,4%), secondo rumor interessata alla piattaforma di gestione di Eurobank.

Tra le Small Cap tiene Banca Intermobiliare (0,0%), con il cda che ha ricevuto dai soci la delega ad aumentare il capitale fino a un massimo di 100 milioni, il quale ha ricevuto anche il via libera di Bankitalia. Nel frattempo è stato raggiunto un accordo con i sindacati.