Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un ribasso dello 0,4% e allineato all’omologo europeo (-0,4%), risentendo della frenata del comparto bancario (-0,6%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,3%).
Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, su cui restano le incertezze sulle tempistiche per il raggiungimento di un possibile accordo.
Sul fronte italiano, si resta in attesa dell’approvazione della manovra 2020 da parte del Parlamento entro fine anno.
Lo stop del settore creditizio ha impattato in larga parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib tiene Fineco (+0,1%), il cui Ceo Alessandro Foti ha ribadito la strada della crescita organica.
Sul listino principale stop per Nexi (-0,1%), che nei giorni scorsi ha avviato contatti preliminari con Intesa Sanpaolo per rafforzare la partnership.
Tra le Mid Cap si interrompe la rimonta di Banca Ifis (-0,7%), che ha ceduto l’immobile milanese e che per quest’anno si attende un utile netto compreso tra 110-130 milioni. Ok Cerved (+1,1%), al lavoro per valorizzare il credit management, mentre rallenta di nuovo doValue (-1%), secondo rumor interessata alla piattaforma di gestione di Eurobank.
In evidenza illimity (+0,9%), che si mantiene saldamente sopra i 10 euro come nelle ultime sedute.
Tra le Small Cap acquisti su Banca Intermobiliare (+2,6%), con il cda che ha ricevuto dai soci la delega ad aumentare il capitale fino a un massimo di 100 milioni, il quale ha ricevuto anche il via libera di Bankitalia. Nel frattempo è stato raggiunto un accordo con i sindacati.