Fca – Ricorre alla Corte di Giustizia Europea contro pagamento 30 mln di tasse arretrate

Fca ha presentato ricorso presso la Corte di Giustizia Europea contro la sentenza del Tribunale dell’Unione Europea che imponeva al gruppo italo-americano di pagare 30 milioni di tasse arretrate in Lussemburgo, confermando una decisione della Commissione Europea del 2015.

A settembre la stessa Corte aveva accolto l’istanza dell’UE contro Fca relativa all’ingiunzione di pagamento per il mancato versamento delle suddette tasse, nell’ambito degli aiuti di stato che il gruppo avrebbe ricevuto dal Lussemburgo (il cosiddetto “tax ruling” che permise a Fca di determinare annualmente i profitti tassabili a titolo di imposta sulle società nel Granducato).

La questione sul presunto debito di Fca nei confronti del sistema fiscale lussemburghese è stata sollevata dopo che la Commissione Europea ha dichiarato illegali gli accordi fiscali concessi a Fca dal Lussemburgo negli ultimi anni.

Si ricorda che contro la decisione della Commissione, Fca e il Lussemburgo hanno promosso un ricorso presso il Tribunale dell’Unione Europea che però è stato respinto. Il Granducato, seppur obbligato a recuperare l’ammontare dei benefici concessi a Fca, ha stipulato un patto con la casa automobilistica per applicare uno sconto della somma dovuta. Tuttavia, la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager ha stabilito che ciò non rientrasse nei canoni legali dell’Ue.

Analogamente, in Italia l’Agenzia delle Entrate ha richiesto a Fca 1,5 miliardi a titolo di imposte non pagate, per aver sottostimato il valore del business americano relativo all’acquisizione di Chrysler per 5,1 miliardi, avvenuta nel 2014.

Tali notizie arrivano in un momento delicato per il gruppo automobilistico, nel pieno dei lavori per portare a termine la maxi-fusione con Psa.