Servizi Finanziari (-1,7%) – Banca Ifis (+0,1%) resiste alle vendite

Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un calo dell’1,7% e facendo peggio dell’omologo europeo (-0,3%), risentendo della frenata del comparto bancario (-0,7%) e uniformandosi al Ftse Mib (-1%).

Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, su cui restano le incertezze sulle tempistiche per il raggiungimento di un possibile accordo.

Sul fronte italiano, si resta in attesa dell’approvazione della manovra 2020 da parte del Parlamento entro fine anno.

Lo stop del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib Azimut (-3,6%) si prende un’altra pausa di riflessione dopo il rally messo a segno da inizio anno.

Sul listino principale proseguono i realizzi su Nexi (-0,6%), dopo il rally seguito all’avvio nei giorni scorsi di contatti preliminari con Intesa Sanpaolo per rafforzare la partnership.

Tra le Mid Cap tiene Banca Ifis (+0,1%), che per quest’anno si attende un utile netto compreso tra 110-130 milioni e che presenterà il nuovo piano industriale il 14 gennaio 2020. Stop per Cerved (-1,1%), al lavoro per valorizzare il credit management e su altre possibile opzioni strategiche, e doValue (-0,8%), secondo rumor interessata alla piattaforma di gestione di Eurobank.

Tra le Small Cap acquisti su Banca Intermobiliare (+0,8%), con il cda che ha ricevuto dai soci la delega ad aumentare il capitale fino a un massimo di 100 milioni, il quale ha ricevuto anche il via libera di Bankitalia. Nel frattempo è stato raggiunto un accordo con i sindacati.