Banche (0,0%) – Resiste Intesa SP (+0,3%) in un giorno di vendite sul comparto

Il Ftse Italia Banche chiude sulla parità e in linea all’analogo europeo (+0,1%), frenando anche il Ftse Mib (+0,1%).

Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, su cui restano le incertezze sulle tempistiche per il raggiungimento di un possibile accordo, mentre potrebbero essere rinviate le tariffe previste entrare in vigore il prossimo 15 dicembre.

Nel frattempo, la Fed ha lasciato invariati i tassi di interesse.

Sul fronte italiano, si resta in attesa dell’approvazione della manovra 2020 da parte del Parlamento entro fine anno.

In questo contesto, nonostante lo spread Btp-Bund sceso in area 155 pb, il comparto bancario ha chiuso flat.

Sul Ftse Mib resiste UniCredit (0,0%), a una settimana della presentazione del piano che nel 2023 prevede un utile netto di 5 miliardi facendo leva sulla crescita organica e sul taglio dei costi e che stima di distribuire agli azionisti 8 miliardi tra dividendi e buy-back.

Denaro su Intesa Sanpaolo (+0,3%), che potrà svolgere l’attività dedicata al wealth management in Cina.

Sul Mid Cap tornano le vendite su Mps (-2,7%), con il mercato che resta in attesa di novità sui dettagli dell’uscita del Mef dal capitale e sul de-risking.

Tra le Small Cap focus su Carige, che rimane sospesa dalle negoziazioni, con la banca che ha avviato l’aumento di capitale da 700 milioni dopo l’ok della Consob al prospetto e con l’authority che ha avvertito sul fatto che l’operazione presenta diversi rischi.

Proseguono i realizzi su Banca Profilo (-7,1%), reduce da un significativo rally nelle scorse sedute.