Giornata positiva per le borse europee e nuovi record storici per gli indici americani, ancora sostenuti dalla tregua commerciale fra Stati Uniti e Cina che ha rasserenato le prospettive per la parte finale del 2019.
A Piazza Affari il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,8% a 23.524 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+0,9%), il Cac 40 di Parigi (+1,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,3%), mentre il Ftse 100 di Londra guadagna il 2,3 per cento. In progresso a Wall Street anche Dow Jones (+0,6%), S&P 500 (+0,8%) e Nasdaq (+1,1%).
L’intesa fra le due superpotenze, che ha scongiurato l’introduzione dei nuovi dazi contro Pechino, alimenta gli acquisti sull’azionario in attesa di maggiori dettagli sull’accordo in base al quale la Cina acquisterà più prodotti agricoli americani in cambio di un taglio delle tariffe vigenti sui propri beni.
Intanto i mercati hanno beneficiato anche dei dati cinesi sopra le attese su produzione industriale (+6,2%) e vendite al dettaglio (+8,0%).
Inferiori alle aspettative, invece, i numeri sul settore manifatturiero dell’eurozona, con il relativo indice in calo a 45,9 punti, e del Regno Unito, sui minimi dal 2012 (47,4 punti). Anche negli Usa il Pmi manifatturiero ha deluso gli analisti, scendendo a 47,4 punti, così come l’indicatore sui servizi, diminuito a 49 punti.
Sul Forex, l’euro/dollaro risale lievemente a 1,114 mentre il cambio fra biglietto verde e yen avanza a 109,6. La sterlina riduce i guadagni accumulati negli ultimi giorni, innescati dalla vittoria di Boris Johnson alle elezioni di giovedì, attestandosi a 1,3331 dollari e a 0,8356 nei confronti della moneta unica.
Tra le materie prime l’oro si attesta a 1.474 dollari l’oncia, mentre viaggiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,35%) a 65,45 dollari e il Wti (+0,1%) a 60,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si fissa a 157 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,3 per cento.
Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano in particolare Nexi (+3,3%), Juventus (+2,7%) e Atlantia (+2,7%) mentre arretrano Moncler (-1,5%) e Buzzi Unicem (-0,9%), che sconta il downgrade di Barclays da ‘overweight’ a ‘underweight’. Stm (-0,45%) frenata dallo stacco del dividendo parziale.