Banche (+1,2%) – Partenza pimpante per UniCredit (+1,8%) e Intesa SP (+0,8%)

Il Ftse Italia Banche avvia l’ottava con un progresso dell’1,2% e in linea all’analogo europeo (+1,7%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,8%).

Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, con le due superpotenze che però hanno raggiunto una prima parte di accordo.

Sul fronte italiano, si resta in attesa dell’approvazione definitiva della manovra 2020 da parte del Parlamento entro fine anno.

In questo contesto, con lo spread Btp-Bund sceso sotto 150 pb, il comparto bancario ha portato a casa una seduta tonica.

Sul Ftse Mib in luce UniCredit (+1,8%), il cui piano al 2023 stima di distribuire agli azionisti 8 miliardi tra dividendi (6 miliardi) e buy-back (2 miliardi, di cui i primi 500 milioni secondo rumor di stampa a breve) e Intesa Sanpaolo (+0,8%), che potrà esercitare l’attività di wealth management in Cina.

Sul Mid Cap frena Mps (-0,6%), con il mercato che resta in attesa di novità sul de-risking e che presenta già requisiti patrimoniali superiori alla soglia minima fissata dalla Bce.

Tra le Small Cap focus su Carige, il cui aumento di capitale da 700 milioni si è concluso comportando il superamento della soglia del 10% necessario per essere riammessa alle negoziazioni.

Risale Banca Profilo (+2,1%), dopo i realizzi che hanno contraddistinto le ultime sedute.