Utility (+0,5%) – Acquisti su Hera (+2,2%) e Snam (+2,1%)

Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha guadagnato lo 0,5%, sottoperformando il corrispondente indice europeo di confronto (+0,9%) e il Ftse Mib (+0,8%).

Giornata positiva per le borse europee e nuovi record storici per gli indici americani, ancora sostenuti dalla tregua commerciale fra Stati Uniti e Cina che ha rasserenato le prospettive per la parte finale del 2019.

Inferiori alle aspettative, invece, i numeri sul settore manifatturiero dell’eurozona, con il relativo indice in calo a 45,9 punti, e del Regno Unito, sui minimi dal 2012 (47,4 punti). Anche negli Usa il Pmi manifatturiero ha deluso gli analisti, scendendo a 47,4 punti, così come l’indicatore sui servizi, diminuito a 49 punti.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si fissa a 157 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,3 per cento.

Tonrnando alle utility e rinnovabili, tra le Big, ha fatto meglio Hera (+2,2%). Segue Snam (+2,1%) che ha avviato il piano di buy-back per massimi 150 milioni che si concluderà il 17 marzo 2020.

Enel (+0,2%) ha avviato con l’Agenzia Spaziale Europea una collaborazione per promuove lo sviluppo di applicazioni del settore spazio a sostegno della sicurezza energetica e della sostenibilità economica e ambientale.

Il colosso elettrico è stato riconosciuto dall’International Financing Review (IFR), il principale fornitore al mondo di intelligence sul mercato globale dei capitali, come ESG Issuer dell’anno in occasione degli IFR Awards 2019.

Enel Green Power Espana, linea di business di Endesa concentrata sullo sviluppo delle energie rinnovabili, ha connesso alla rete il parco eolico di Ampliación Los Llanos da 20 MW, la cui costruzione era stata avviata lo scorso giugno.

Tra le Mid, Ascopiave (+1,2%) nella settimana dal 9 al 13 dicembre 2019 ha acquistato 145.872 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 3,8006 euro, per un controvalore complessivo di 554.405,24 euro. A seguito degli acquisti finora effettuali, la società detiene il 4,358% del capitale sociale.

Acea cede l’1 per cento.

Tra le Small, Seri Industrial chiude in progresso del 6,1 per cento.

TerniEnergia cede lo 3,2% dopo avere concordato con Mareccio Energia di prorogare al prossimo 23 dicembre la data ultima per il closing della terza tranche di impianti fotovoltaici del complessivo perimetro, oggetto di contratti preliminari, rappresentato da 22 impianti fotovoltaici per una potenza installata di 19,3 MW.