Infrastrutture (+0,5%) – Seduta in frazionale rialzo per Atlantia (+0,9%)

Ieri l’indice Infrastrutture Italiane ha guadagnato lo 0,5%, sovraperformando lievemente sia il corrispondente indice settoriale europeo (+0,3%), sia il principale indice milanese (+0,2%).

In assenza di spunti rilevanti, gli indici azionari oscillano in prossimità dei record raggiunti grazie all’accordo fra Usa e Cina, con le parti in stretto contatto per formalizzare definitivamente l’intesa.

Intanto il ministero delle Finanze cinese ha pubblicato un nuovo elenco di sei prodotti americani che, a partire dal 26 dicembre, saranno esclusi dai dazi fino al 25 dicembre 2020.

Nella giornata odierna si sono tenute le riunioni della Bank of Japan e della Bank of England. Entrambe hanno lasciato i tassi invariati ma nel caso dell’istituto britannico due membri del board continuano a spingere per un taglio immediato dei tassi.

Oggi l’attenzione si sposterà sulla revisione del Pil statunitense, in una giornata caratterizzata anche dalla contemporanea scadenza di opzioni e futures su azioni e indici.

Atlantia, unica big del comparto, ha guadagnato lo 0,9%, spingendo a +22,5% il rialzo da inizio anno.

Tra le Mid Cap, si segnala la performance di Enav (+0,9%). ASTM (+0,2%) ha ricevuto ieri dalla Consob l’autorizzazione a pubblicare il prospetto di ammissione alla negoziazione relativo alle azioni ASTM che verranno emesse al servizio della fusione per incorporazione di SIAS in ASTM.

I soci di minoranza di Inwit (+0,0%) hanno dato il via libera al progetto di fusione per incorporazione di Vodafone Towers, società in cui sono confluite le torri nazionali di Vodafone. Al loro voto si è ovviamente aggiunto quello di Tim, che al momento detiene il 60% di Inwit.

Poco mosse i titoli delle società a bassa capitalizzazione (Autostrade Meridionali +0,0%; Toscana Aeroporti +0,0%; FNM -0,1%).