Banche (+1,7%) – In gran spolvero Banco Bpm (+5,4%), Ubi (+3,2%) e Pop. di Sondrio (+4,3%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dell’1,7% e “battendo” l’analogo europeo (+0,3%), supportando anche il Ftse Mib (+0,8%).

Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che si apprestano a firmare a metà gennaio la fase 1 dell’accordo commerciale, e con l’allentamento delle tensioni Stati Uniti-Iran dopo gli attacchi reciproci.

Sul fronte italiano, nei giorni scorsi il Parlamento ha dato il via libera alla legge di Bilancio 2020. Nelle prossime settimane la maggioranza di Governo dovrà trovare la quadra su alcune questioni.

In questo contesto, con lo spread Btp-Bund ristrettosi in area 160 pb, il comparto bancario ha archiviato una seduta brillante.

Sul Ftse Mib spiccano Banco Bpm (+5,4%), il cui presidente Carlo Fratta Pasini non si ricandiderà, e Ubi (+3,2%), che sta valutando varie opzioni nel business assicurativo. Entrambe le banche presenteranno nella prima parte del 2020 il nuovo piano industriale.

Sul Mid Cap ok Mps (+1,6%), con il Tesoro che ha posticipato a inizio 2020 il piano di uscita dal capitale, come confermato anche da un portavoce dell’UE, in attesa di di novità sulla trattativa con l’UE sul fronte de-risking. Rimbalza Popolare Sondrio (+4,3%), che sta lavorando alla riduzione delle sofferenze.

Tra le Small Cap focus su Carige, che ha portato a termine il rafforzamento patrimoniale e il de-risking e che adesso potrà tornare a concentrarsi sull’attività ordinaria.