L’Assemblea straordinaria degli azionisti di Mediaset ha approvato le modifiche allo statuto della holding olandese Mfe con il 48,28% del capitale favorevole (79,85% del capitale presente in assemblea) e l’11,92% del capitale contrario (19,7% dei presenti).
Un esito rilevante per il Tribunale di Milano che, si ricorda, ha rinviato al 21 gennaio 2020 l’udienza nell’ambito del ricorso cautelare di Vivendi e Simon Fiduciaria contro la delibera dell’assemblea straordinaria di Mediaset del 4 settembre 2019 relativa alla fusione transfrontaliera del gruppo del Biscione, al momento sospesa.
Mediaset conferma che il progetto Mfe procede, con l’obiettivo di creare un gruppo di riferimento pan-europeo nel settore dell’entertainment e dei media.
Inoltre, a questa finalità di natura strategica si aggiungono tangibili vantaggi economici a favore di tutti gli azionisti, connessi alla realizzazione di sinergie stimate in circa 100-110 milioni (ante imposte) nei prossimi 4 anni (dal 2020 al 2023), corrispondenti ad un net present value di circa 800 milioni.
In riferimento al socio francese, che continua ad assumere iniziative volte a bloccare tale operazione, il Presidente di Mediaset Fedele Confalonieri ha così dichiarato in apertura dell’assemblea: “Vivendi non propone un progetto industriale alternativo ma soltanto immobilismo che rischia di portare la società al declino”.